Comune di Benevento
Paolucci (FdI): ‘Su Cittadella Uffici e Terminal deludenti le uscite di Perifano’
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“L’attesa che finalmente si determini la decisione sul candidato sindaco del
centrodestra, non mi impedisce di fare alcune considerazioni di merito e di metodo sull’attuale andamento della campagna elettorale.
Sono certo – scrive l’avvocato Federico Paolucci e dirigente FdI – che il centrodestra si asterrà dal partecipare ai toni spesso beceri ed aggressivi che hanno dominato da molte parti. E che si asterrà pure dal prospettare ai cittadini proposte irrealizzabili (anche economicamente) o solo argomentazioni relative a ciò che non va. Il libro dei sogni non fa bene a questa città.
Non sta a me difendere Mastella, ma credo che le ultime due uscite del candidato di una parte del Pd, Luigi Diego Perifano, siano deludenti. La prima, quella relativa alla sua critica al progetto di trasformare la Caserma Pepicelli in cittadella degli Uffici, sia carente di cultura di governo. Non basta dire non mi piace, ma avanzare una controproposta credibile. Che non mi pare sia emersa.
La seconda, relativa al progetto di trasformazione del terminal adiacente Piazza Risorgimento, al di là della stucchevole polemica sul copyright del progetto, la vedo piuttosto populistica. Senza nulla togliere all’egregio lavoro tecnico progettuale di Carbone e Chiariotti, persone che conosco bene e di cui apprezzo le doti umane e professionali, credo che manchi del requisito della fattibilità.
La proposta Mastella (che ho duramente criticato sotto il profilo della mancanza di equilibrio nella partecipazione economica tra il pubblico ed il privato, contrario anche alla norma, che in questo modo viene snaturata) – conclude Paolucci – è comunque una proposta di project financing, che in teoria, ristabilendo il corretto apporto economico dei privati, dovrebbe garantire la fattibilità economica dell’intervento. Inoltre, con le necessarie modifiche progettuali, presenterebbe il vantaggio di riprendere il disegno di ricollegare il trasporto su gomma con quello ferroviario, secondo un’impostazione non nuova, perché già patrimonio della amministrazioni di centrodestra Viespoli e D’Alessandro. Punto sul quale non possiamo che essere d’accordo”.