Comune di Benevento
Housing sociale Capodimonte, il Pd: ‘Revocato finanziamento. Ennesimo fallimento dell’amministrazione’

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“Correva l’anno 2012 e il Comune di Benevento era un protagonista assoluto nel panorama campano per capacità di programmare ed intercettare opportunità di finanziamento per migliorare la nostra città. Esempio, tra i tanti altri, ne fu l’approvazione del progetto di realizzazione di case a prezzo calmierato. Le uniche città, infatti, all’epoca ammesse al cospicuo finanziamento, indirizzato a quella che una volta sarebbe stata definita “edilizia popolare”, furono Atripalda, Avellino e Benevento. Tre in tutta la regione Campania.
“HOUSING SOCIALE CAPODIMONTE” il nome del complesso residenziale – scrivono gli esponenti del Pd Fausto Pepe, Luca Paglia, Floriana Fioretti e Marialetizia Varricchio – ideato e premiato dalla Regione Campania, oggetto di specifica convenzione tra la Regione medesima e il Comune di Benevento sottoscritta in data 13 novembre 2012.
Ieri, 2 luglio, la beffa. Con atto del dirigente della Regione Campania, Anna Martinoli, numero 66/2021, il finanziamento di cui sopra è stato revocato destinandone una parte, 4.420.781 euro, alla città di Salerno.
L’amministrazione Mastella – prosegue la nota – è stata capace di buttare alle ortiche una straordinaria opportunità di intervento di edilizia sociale rivolta alle fasce popolari della nostra città. Sciatteria, non curanza, approssimazione hanno avuto la meglio su anni di lavoro e di impegno.
La cosa desta, giustamente, rabbia, indignazione e persino sconforto. Si è persa una grande opportunità di lavoro per le aziende e le professionalità locali oltre al danno di vedere svanire la possibilità di dare una risposta concreta, a prezzi calmierati, al “problema casa” cui molte famiglie di Benevento aspiravano da tempo.
Quello della casa – conclude il Pd – è un diritto primario di ogni famiglia cui l’amministrazione Mastella ha, colpevolmente ed irresponsabilmente, corrisposto l’indifferenza di chi non ha mai veramente voluto fare il Sindaco di questa Città, avendo invece altre mire politiche. Una ragione in più per mandarlo a casa. A Ceppaloni”.