Calcio
Lega Serie A spaccata su diritti tv e fondi: Benevento e Roma ‘alleate’ contro le big

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Mentre la Roma perde Cristante e Ibanez per Benevento (che si aggiungono a Kumbulla e Smalling) e Fonseca avrà la difesa da inventare, tiene sempre più banco la questione dei diritti tv dove Roma e Benevento sono alleate insieme ad altre medio-piccole (Bologna, Crotone, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino) e hanno fatto saltare il quorum per l’apertura dell’assemblea mercoledì.
Alla base delle divergenze c’è l’ingresso di Cvc, Advent e Fsi nel capitale della costituenda media company della Lega. Parliamo di un’offerta da 1,7 miliardi di euro per il 10%. Le big considerano l’accordo superato, mentre le piccole necessitano di liquidità immediata. La Lega Serie A è spaccata è a questo punto può diventare decisivo il nuovo appuntamento programmato per la prossima settimana. Tutto è legato non tanti ai diritti (dove pure la fronda con il Benevento preferirebbe una riconferma di Sky, mentre i top club tifano per Dazn), ma principalmente alla questione fondi.
La corsa tra DAZN e Sky vede l’operatore britannico in vantaggio, nonostante l’impegno assunto da Sky di chiudere subito la questione legata all’ultima rata dello scorso campionato (sulla quale il Tribunale di Milano ha dato ragione in via cautelare ai club di Serie A che chiedono il pagamento dell’ultima tranche dei diritti dello scorso anno) per cercare il sorpasso.
Nella guerra sui fondi le posizioni sono sostanzialmente due: da un lato Juve, Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Fiorentina e Verona che premono per definire la questione diritti tv per poi tornare a riprendere la trattativa con i fondi, dall’altro nove club (Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino). E’ indubbio che la frattura vada ricomposta al più presto.
Quanto ai diritti tv, è guerra aperta anche tra Sky e Dazn. Dazn accusa Sky, che aveva promesso via mail ai presidenti di anticipare entro 3 giorni dall’aggiudicazione 505 milioni euro e di saldare anche i 130 delle rate non corrisposte durante il lockdown, di offerta tardiva e di incremento del prezzo della stessa in violazione delle condizioni del bando.
La risposta di Sky non si è fatta attendere. “Non si tratta di una modifica dell’offerta, perché il debitore ha sempre la possibilità di pagare in anticipo (il termine per il pagamento, secondo il codice civile, si presume a favore del debitore se non è stabilito diversamente) fanno sapere dalla tv creata da Murdoch.