SANNIO
La proposta del sindaco di Dugenta: ‘Screening a tappeto con l’aiuto dei laboratori privati’

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“Sono preoccupato e anche per questo ho disposto la chiusura delle scuole fino al 3 dicembre, unitamente agli altri sindaci facenti parte dell’istituto comprensivo da Vinci. Dal monitoraggio che ci trasmette quotidianamente la Regione Campania è facile rilevare che la curva dei contagi, sebbene sul nostro territorio viaggi a ritmi non elevati, non si arresta”. Così in una nota il sindaco di Dugenta, Clemente Di Cerbo.
“Per questo – aggiunge – desidero rivolgermi agli organi regionali competenti affinché possano prendere in esame la proposta di effettuare uno screening a tappeto coinvolgendo, come già parzialmente fatto, i laboratori privati autorizzati, ma garantendo la gratuità del trattamento sanitario.
Mi sento di ringraziare pubblicamente tutto il distretto dell’ASL di Sant’Agata dei Goti al quale Dugenta appartiene, con a capo la dott.ssa Grasso che sta profondendo sforzi incredibili con il supporto anche dei medici di base, ma mi sembra ovvio che l’ASL, per quanto possa fare, non riuscirebbe mai a verificare la totalità dei soggetti; in questo senso l’azione messa in campo dalla Regione con l’accreditamento dei laboratori è strategico e certamente può contribuire allo scopo. Ma spesso il costo che una famiglia deve sopportare, anche più volte al mese per effettuare l’esame, potrebbe scoraggiare la sottoposizione al test e quindi vanificare gli sforzi di tutti.
Lo sforzo che gli enti locali stanno portando avanti in questo ultimo periodo per organizzare, attraverso anche la compartecipazione al pagamento dei tamponi, uno screening di massa è senz’altro da apprezzare e da condividere ma potrebbe esaurire le risorse di tali enti, o addirittura non permettere ai cittadini degli enti senza disponibilità economica (anche se non è il caso di Dugenta), l’esercizio del diritto costituzionale alla salute che dovrebbe essere tutelato indistintamente su tutto il territorio nazionale.
Per questo – conclude Di Cerbo – invito a prendere in esame la semplice proposta di un coinvolgimento totale dei laboratori attraverso l’utilizzo di fondi pubblici che risulterebbero, mai come in questo caso, ben spesi perché contribuirebbero sicuramente a tracciare tutta la popolazione e cercare di interrompere drasticamente la catena di contagio”.