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Sindacati

Consorzio agrario, la Fai Cisl incontra il commissario e ribadisce un nuovo concordato

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“Dissenso rispetto alla possibilità di intervento nella procedura concorsuale di un terzo assuntore e volontà a procedere con la presentazione di una nuova proposta di concordato che possa riportare il Consorzio Agrario di Benevento in bonis e, solo qualora ciò non dovesse risultare in alcun modo possibile, con un acquisto/fitto dell’intero complesso aziendale.”

E’ quanto manifestato dal segretario territoriale di Fai Cisl Irpinia Sannio, Alfonso Iannace nel corso di un incontro avuto il 16 luglio scorso presso la sede del Consorzio Agrario Provinciale di Benevento Soc. Coo. a r.l., con il commissario liquidatore, Fernando Bianco, e gli RSA di Fai Cisl, Nicola Formichella ed Erminio Cubelli.

L’auspicio è che ci siano a breve azioni concrete per il rilancio del Consorzio per tutta la filiera agricola sannita e per la salvaguardia dell’occupazione di tutti i dipendenti del Consorzio Agrario di Benevento.

“Nel corso dell’incontro – si legge in un comunicato di Fai Cisl Irpinia Sannio – Bianco ha fatto presente di aver rappresentato al Ministero che le parti sociali pongono particolare attenzione al Consorzio e a tutto il suo sistema nonché alle ricadute sul territorio ed auspicano che lo stesso ritorni in bonis per riprendere il ruolo di volano agro-alimentare nel Sannio. Tale traguardo è fatto proprio dal Commissario il quale delinea alcuni aspetti del percorso. L’obiettivo passa attraverso una nuova proposta di concordato.

In tal senso è stato intrapreso un percorso di verifiche preliminari propedeutiche all’avvio della fase di fattibilità. Si è ritenuto imprescindibile conoscere le motivazioni della sentenza che ha rigettato la prima proposta di concordato. Sono emerse criticità il cui approfondimento è ritenuto utile oltre che per le prospettive di cui innanzi anche per le dinamiche gestionali sia della procedura liquidatoria che dell’esercizio provvisorio.

Le forti censure rilevate denotano, tra l’altro, la carenza di una visione prospettica – quanto alla funzione e alla operatività del Consorzio nella economia del territorio in tutte le sue componenti – nel ritorno in bonis.

Nella prospettiva dell’auspicato concordato e del ritorno in bonis, occorre comunque sin da ora – perdurando l’esercizio provvisorio – disporre di adeguate strategie di gestione dell’esercizio medesimo.

Occorre una ristrutturazione e razionalizzazione dell’intero sistema – Uffici amministrativi, Agenzie, Cantina – nell’ottica di ottimizzare la programmazione e le scelte organizzative, di filiera, di commercializzazione, di marketing. La ristrutturazione deve prevedere un indispensabile risanamento economico ed organizzativo, economie di gestione, incrementi, funzionalità del patrimonio immobiliare in ragione delle scelte dismettendo e alienando quegli immobili non funzionali.

L’intero scenario per l’esercizio e per la prospettiva del ritorno in bonis impone un adeguato piano industriale. C’è, inoltre, consapevolezza del lungo periodo trascorso in esercizio provvisorio per cui è il momento di assumere scelte decisive e stringenti. Tali determinazioni sono in linea con le direttive ministeriali. La platea delle rappresentanze sindacali operanti sul territorio, nonché i principali attori, quali gli imprenditori agricoli, auspicano un ritorno in bonis e questo significherebbe restituire l’azienda al mondo agricolo del Sannio beneventano.

Dai colloqui e dagli apporti si è rilevato che il Consorzio potrebbe nelle sue filiere tornare a ricomprendere il settore olivicolo, ampio e di qualità, e ottimizzare quello cerealicolo già ora trattato. Se si vorrà perseguire tali vitali obiettivi, l’esercizio provvisorio è ancora indispensabile.

Occorrerà, però, obiettivamente ottenere in tempi ragionevolmente contenuti la razionalità dell’esercizio in termini di costi ed efficacia, verificare l’attuabilità delle prospettive di concordato e ritorno in bonis secondo le direttrici prima rappresentate.

In tutto ciò il commissario ha dichiarato di ritenersi fattivamente impegnato nella istituzionale soggezione alle direttive della Autorità di Vigilanza.”

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