Dopo l’assemblea nella mattinata di
ieri nella sede della Samte, i lavoratori questa mattina hanno
attivato un presidio permanente davanti
alla Provincia di Benevento. Le
criticità sono ormai note: dal mancato pagamento delle spettanze
arretrate, all’assenza di un cronoprogramma certo sulla riapertura
dello Stir di Casalduni.
“Un’azione
– hanno scritto Cgil, Cisl e Uil nella serata di ieri – per
protestare e sensibilizzare le istituzioni a svolgere un ruolo di
mediazione affinché si tutelino i 51 posti di lavoro a rischio e lo
stesso servizio pubblico di qualità garantito fino all’incendio
del 23 agosto 2018 in tutto il territorio”.
“Siamo stanchi – ha sottolineato Nicolino De Cicco, Rus Fp Cgil -. Ora non vogliamo più essere presi in giro da Provincia e sindaci che hanno fatto fallire la Samte. Vogliamo sapere quale sarà il nostro destino e cosa, davvero, hanno intenzione di fare”.
“Ai lavoratori
– hanno concluso i sindacati – è stato sottoposto il passaggio da
contratto full time a quello part-time, ma a preoccupare è il
dibattito con la gran parte dei sindaci del territorio, che
preferiscono sversare in impianti delle province limitrofe piuttosto
che attivarsi per il ripristino delle attività dello Stir di
Casalduni e tutalere il lavoro e il ciclo dei rifiuti nel Sannio”.