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Religione

Marcia per la Pace, ripartito il cammino e consegnate le offerte delle parrocchie per l’Albania

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“La pace non ha bisogno di parole vuote, ma di gesti concreti. E questo cammino, che parte dall’autenticità delle relazioni che si costruiscono, parte dalle nostre fragilità ed è sempre lungo, difficile e serio. In questo cammino, se davvero ci credi e stai osando, fallo sempre tu il primo passo…”. Così il vescovo diocesano don Mimmo Battaglia nella sua riflessione durante la 3a Marcia Diocesana per la Pace, svoltasi a Dugenta e incentrata sul cuore del messaggio di papa Francesco per la 53ª Giornata mondiale della Pace “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”. Lo stesso papa Francesco, nel suo annuale messaggio, ha messo in evidenza questo aspetto: “Non si può giungere veramente alla pace se non quando vi sia un convinto dialogo di uomini e donne che cercano la verità al di là delle ideologie e delle opinioni diverse. Nell’ascolto reciproco possono crescere anche la conoscenza e la stima dell’altro, fino al punto di riconoscere nel nemico il volto di un fratello”.

Dopo un breve tratto di strada percorso a piedi (a causa del vento gelido e forte il tragitto integrale della marcia è stato annullato), l’intero momento s’è svolto nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo tra la meditazione su alcuni passaggi di papa Francesco e la testimonianza di don Tonino Bello. Il tutto unificato dalle voci celestiali e appassionate del gruppo vocale “Vox Fidei” – Associazione Musicale Culturale dirette da Enzo Palma. Due i gesti concreti donati durante la veglia di preghiera: la ripresa del cammino del gruppo della Casa per la Pace “Don Tonino Bello” che, ricostituitosi da qualche mese, sta facendo un percorso formativo sui temi della pace e della non violenza attiva; la consegna alla Caritas diocesana delle generose offerte raccolte dalle parrocchie della Diocesi per le popolazioni albanesi colpite dal terremoto un mese fa. Un segno concreto di vicinanza e di sostegno alle vittime del terremoto per la ricostruzione delle strutture e per un sostegno economico alle famiglie sfollate. Gesti di testimonianza, da parte della Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, per annunciare la pace come valore da vivere e difendere in tutte le occasioni di incontro, da quelle quotidiane a quelle universali, da quelle locali a quelle globali.

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