ECONOMIA
Turismo e tempo libero: Sannio ancora male. Bene solo agriturismi e librerie

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Il Sannio non brilla nell’ultima classifica dell’indice del tempo libero del “Sole 24 Ore”. La provincia di Benevento si piazza all’88esimo posto (155,4 punti) su 107. Il dato finale emerge dall’incrocio di 12 indicatori, ciascuno dei quali fotografa un diverso aspetto del tempo libero “speso” sul territorio da turisti e residenti: l’attrattività, la diffusione di bar e ristoranti, di librerie e agriturismi, l’offerta in termini di spettacoli, ma anche la spesa al cinema o a teatro.
La graduatoria rappresenta la terza tappa di avvicinamento al dossier “Qualità della vita 2019”, edizione che celebra i 30 anni dell’indagine del giornale economico nazionale sul buon vivere.
Entrando nei dettagli dello studio emergono chiarissime alcune particolarità del Sannio: tra luci e ombre, tuttavia, la fotografia che i numeri statistici restituiscono mostra alcuni miglioramenti e traccia le linee da seguire per implementare turismo e qualità del tempo libero per i residenti. Per rendere meglio l’idea della posizione che occupa il Sannio basta consultare i primi tre posti: in testa c’è Rimini, seconda Firenze e terza Venezia. Per intenderci, tre luoghi – uno per mare gli altri due per storia e tradizione – che restano inavvicinabili, ma il Sannio ha grandi margini di crescita e la scalata, come vedremo dai numeri, non riguarda solo il lavoro delle istituzioni, ma anche gli atteggiamenti e le abitudini dei cittadini.
Il dato peggiore per Benevento riguarda la densità turistica. Si tratta di un indice che calcola le presenze per kmq e vede il Sannio al 104esimo posto. Un numero, però, che merita un piccola riflessione: se da un lato, infatti, parliamo di un territorio vasto, poco abitato, non sempre ben collegato e non omogeneo dal punto di vista dell’offerta, dall’altro il ridotto numero di visitatori potrebbe rappresentare un vantaggio. In primis, per valorizzare una politica che mira ad un turismo slow che non prevede presenze di massa, inoltre, la provincia e il capoluogo non sono preparati per ricevere troppi visitatori e questo potrebbe tramutarsi in una serie di feedback negativi che finirebbero per distruggere la reputazione.
Direttamente proporzionale è il dato della permanenza media nelle strutture, calcolato sul numero di notti in relazione al rapporto tra presenze e arrivi: Benevento è 94esima. Un dato questo che non stupisce, ma che può essere migliorato. E’ chiaro che il Sannio resta ancora un territorio da ‘scampagnata’ di un giorno o da week end. Per crescere bisogna dare vita ad una offerta integrata tra le diverse attrazioni: cultura, food e religione e, soprattutto, creare reti di trasporti e servizi per i turisti.
Il punto forte resta la ricettività e la natura dove il Sannio è 28esimo. Tradotto vuol dire il numero di agriturismi ogni 1000 kmq. In sostanza c’è una ricca offerta, che giustifica la ‘scampagnata’, ma è su questo dato che bisogna insistere. La forte vocazione paesaggistica ed enogastronomica del territorio è un punto di forza imprescindibile che va valorizzato. Lo abbiamo detto e scritto in occasione di Sannio-Falanghina Capitale Europea del Vino: prima di vendere ai visitatori i nostri prodotti, questi devono divenire un punto fermo per i residenti. Aumentare la domanda interna, fare rete tra produttori e venditori, imporre i marchi made in Sannio e una più stretta collaborazione tra istituzioni e comunità sono passi fondamentali per migliorare il comparto e la classifica complessiva.
Lasciando il campo del turismo e dell’offerta del territorio si entra in quello della qualità del tempo libero. Benevento è 74esima per quanto riguarda la spesa pro-capite per gli spettacoli ed 88esima per la spesa per cinema e teatro. Male anche il numero di eventi per i cittadini: una offerta che deve necessariamente crescere, ma che deve trovare anche la volontà di spesa dei residenti. Un dato complesso, quest’ultimo, che si incrocia anche con un Pil non elevato e quindi con una disponibilità che tende a ridursi considerando anche la forte disoccupazione giovanile. I numeri dicono che il cinema è il settore migliore per spettacoli ogni 1000 abitanti con Benevento che è 42esima, giù il teatro che ci vede al 93esimo posto, 90esimi per quanto riguarda i concerti, 79esimi per mostre ed esposizioni e 84esimi per gli eventi sportivi.
In chiusura, infine, un passaggio sulle attività legate al tempo libero: la presenza di librerie nel Sannio è molto positiva e vede Benevento e provincia al 33esimo posto. Bene anche l’indice di ristoranti, bar ed esercizi calcolato ogni 100mila abitanti: il Sannio è 56esimo. Un dato che si intreccia anche con l’aspetto del lavoro con molti cittadini che provano la via dell’impresa nel settore del food come risposta alla disoccupazione.
Nel complesso, come detto, il Sannio ha grandi margini di crescita. Per mantenere un’offerta ampia e competitiva, però, sono necessari investimenti costanti. Questo vale per le istituzioni, che devono impegnarsi per trasporti, viabilità e servizi collegati, ma anche per gli imprenditori locali che devono credere in un settore, quello del turismo e tempo libero, che può rappresentare una leva fondamentale per il territorio.
Scalare posizioni in classifica, infatti, non è solo un numero, ma ha un risvolto pratico rilevante: vuol dire creare valore, economia e dare una possibilità a tanti giovani di restare nel Sannio potendo contare su una qualità del tempo libero di buon livello. La sfida dei prossimi anni è questa.