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CRONACA

Sant’Agata de’ Goti, sciopero della fame e cittadini incatenati davanti all’ospedale

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Una nuova protesta davanti all’ospedale “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti. Da questa mattina all’alba alcuni attivisti del Comitato “Curiamo la Vita” si sono incatenati e sono pronti allo sciopero della fame ad oltranza. Il motivo: lo smantellamento del reparto di Ortopedia con la disattivazione delle degenze.

L’iniziativa era già stata rilanciata sui social network con una video-denuncia filmata nei pressi del presidio per chiamare a raccolta anche i cittadini del comprensorio caudino. Le richieste dei cittadini sono quelle inoltrate da mesi alle istituzioni: vogliono – scrivono – “un ospedale degno di essere definito tale, con un Pronto Soccorso nella rete del 118 e tutti quei reparti previsti per un presidio ospedaliero di base con Medicina, Chirurgia, Ortopedia, Cardiologia e Rianimazione”.

Chiedono, inoltre, la modifica del DM 70/15, “dove la sanità da fatto esclusivamente “numerico” torni ad essere un elemento “umano” e l’abolizione del San Pio con conseguente riannessione del Sant’Alfonso all’Asl”.

“Queste cose – scrive la senatrice di Forza Italia, Sandra Lonardo – succedono quando le Istituzioni non accolgono le istanze dei cittadini e non ascoltano la voce del popolo. Sento di dirlo con molta forza…l’ho ripetuto  in svariate occasioni, lo ribadisco ancora una volta, lo testimonia il fatto che ho presentato ben cinque interrogazioni al Ministro Grillo, non ho mai ricevuto risposta.

Oggi, per arrivare ad un gesto così estremo da parte di donne coraggiose, alle quali mi sento particolarmente vicina, significa che si sta davvero toccando il fondo e che l’esasperazione dei cittadini è al limite. E meno male che facevo demagogia, direi al caro De Luca, il quale, in questi termini, mi accusava, allorquando gli rivolsi una lettera pubblica proprio in merito alla nascente Azienda Ospedaliera San Pio, venutasi a costituire in virtù dell’unificazione dell’Ospedale Rummo di Benevento e dell’Ospedale Sant’Alfonso Maria dei Liguori di Sant’Agata dei Goti! Piuttosto il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, venga di persona, unitamente al Ministro alla Salute, Giulia Grillo, che invito pubblicamente per l’ennesima volta, sul nostro territorio per rendersi conto di ciò che sta accadendo e toccare con mano la disperazione dei nostri concittadini.

Li aspettiamo – conclude la parlamentare berlusconiana – per risolvere questa situazione assurda ed inaccettabile. E aspettiamo ancora anche le risposte da parte del direttore generale dell’AO San Pio di Benevento, Renato Pizzuti, che, in pompa magna, aveva annunciato una conferenza stampa che ad oggi, invece, debbo rilevare che tutto tace. Non possiamo più tollerare questo silenzio e allora urliamo a gran voce che si faccia finalmente qualcosa, nella speranza che non dovremo aspettare mesi per veder riconosciuti i nostri diritti”.

“È dalla campagna elettorale che il Movimento 5 stelle sannita continua a tenere desta l’attenzione sul “Sant’Alfonso” e il “Rummo” a differenza di chi avrebbe dovuto ascoltare gli allarmi lanciati e non ha ritenuto di intervenire. Le nostre risposte le abbiamo date quando siamo stati sollecitati e stiamo aspettando anche noi risposte soprattutto da coloro i quali, nonostante la deroga ottenuta dal Ministero, non hanno mosso un solo dito per evitare lo smantellamento del presidio.

L’Ospedale di Sant’Agata – scrive in una nota il M5s Sannio – ha sempre vissuto fortune alterne, sin dalla sua nascita, ma aveva comunque raggiunto un certo equilibrio soddisfacendo le necessità del territorio. Purtroppo, la gestione scellerata della sanità in Campania ne sta decretando la fine. Infatti, anche l’idea del polo oncologico è stata l’ennesima promessa propagandistica che ad oggi non trova riscontri amministrativi. Ne è riprova il fatto che si sta solo smembrando, ma di tutti i milioni di euro promessi da De Luca per la creazione del polo di S. Agata, sempre pochi per la nascita di un’eccellenza, non si è visto nulla. Insomma, si sta pensando solo a chiudere e non a riconvertire.

Nel frattempo – prosegue la nota – si investe nelle strutture salernitane e nel comparto privato concedendo posti letto. Inutile sottolineare che quando sarà sostituito il commissario regionale in ogni caso sarà indispensabile rimettere mano interamente al piano ospedaliero. Giunga, comunque, tutta la nostra solidarietà alle componenti del Comitato di protesta “Curiamo la vita” che si sono incatenate dinanzi all’Ospedale e a loro va la rassicurazione che da parte nostra, per quel che ci compete, c’è e ci sarà sempre la massima attenzione, sia a livello regionale che parlamentare.

Per concludere, chiediamo a chi ha gestito la sanità sannita nei decenni scorsi, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, e coloro i quali sono gli esecutori materiali dell’aggressione che De Luca sta perpetrando nei confronti delle aree interne, di fare un passo indietro e smetterla con le inutili ipocrisie”.

All’appello del Comitato ha risposto il sindaco di Airola, Michele Napoletano, che in apertura dei lavori della seduta del Consiglio comunale iniziata alle ore 9:30 di stamane, ha voluto esprimere sentimenti di vicinanza alle attiviste del Comitato “Curiamo la vita”.

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