Sindacati
BCC San Marco-Sannio, la Fisac Cgil interviene su formazione e contratti

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“Il 7 marzo, su richiesta della Fisac CGIL, si è tenuto un incontro in Federazione per l’attivazione delle procedure degli artt. 17 (gestione e applicazione CCNL) e 63 (formazione) del contratto collettivo nazionale. L’incontro, pur rappresentando la ripresa delle relazioni sindacali alla quale l’azienda si sottraeva da tempo, è stato insoddisfacente nei contenuti”. Così in una nota la sigla sindacale.
“La mera rappresentazione di scarni dati quantitativi e un elenco parziale sulla formazione da svolgere per il 2019, ben delineano le capacità organizzative e di programmazione della Bcc – aggiunge la Cgil -. Al di là di ecumeniche dichiarazioni di buona volontà e richieste di affidamento reciproco, non sono stai forniti dati per l’esame dell’andamento aziendale ne rispetto al 2018 che per quanto riguarda il 2019. Ciò nonostante sia stata già presentata dalla Fisac CGIL un’apposita richiesta di incontro ai sensi dell’art. 22 del CCNL, sulla riorganizzazione di cui l’azienda parla con soci e dipendenti, ma che al tavolo diventa solo un “possibile” progetto all’approvazione della Capogruppo. Peccato che siano già note le filiali da chiudere, quella da aprire ed i trasferimenti del personale, per tutti meno che per le organizzazioni isndacali.
Il piano formativo 2019 – aggiunge -, non esplicita il numero dei colleghi interessati per gli specifici corsi, ne le ore di durata, ne le tempistiche di effettuazione, ne la composizione dei pacchetti a norma del contratto collettivo. Alle sollecitazioni della Fisac la risposta è che dobbiamo avere fiducia, che questo è il massimo delle informazioni disponibili al momento e che l’unica cosa su cui l’azienda si impegna è quella di informare preventivamente i sindacati. quando qualche corso sarà organizzato concretamente.
La Fisac CGIL – attacca la nota – vuole che sia assicurato un processo formativo continuo, che accompagni e tuteli i lavoratori della BCC, in questo delicato ed al tempo stesso profondo, momento di cambiamento del settore in generale e della BCC San Marco – Sannio in particolare.
Ci appaiono evidenti i limiti dell’attuale dirigenza – conclude -, che ha ingessato la banca attraverso una gestione da sempre familistica e chiusa su assetti personali di gestione degli asset. Auspichiamo che l’apporto del Gruppo possa e debba essere un fattore di forte cambiamento, sviluppo e rilancio della banca, che crei possibilità di crescita e sviluppo professionale per i colleghi e ricchezza per il territorio. La Fisac Cgil seguirà attentamente questo processo di trasformazione al quale vuole partecipare con i lavoratori per esserne elemento di supporto e creazione di valore futuro e occupazione. Presidierà tutti i momenti contrattuali e aziendali per garantire la tutela dei diritti dei lavoratori”.