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I sindacati sfidano il Governo su legge di bilancio rilanciando le priorità per l’Italia e il Sud
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Investire in sviluppo, istruzione, conoscenza, infrastrutture per creare lavoro, soprattutto per il Mezzogiorno e nella Pubblica Amministrazione, garantire i diritti primari come la sanità, attraverso politiche sociali non emergenziali o meramente assistenziali in grado di affrontare povertà ed esclusione, ridurre tasse su lavoratori e pensionati e un intervento concreto per contrastare l’evasione fiscale, rivedere la quota 100: sono solo alcune delle richieste che Cgil, Cisl, Uil in maniera unitaria lanciano al Governo nazionale attraverso un documento presentato ufficialmente oggi al Museo del Sannio alla presenza di numerosi delegati confederali e del segretario della confederazione nazionale della Uil, Antonio Foccilllo.
Temi all’unanimità ritenuti i grandi assenti dalla manovra di bilancio e che invece sono definite priorità. A partire dal nodo quota 100 sulle pensioni come ha sottolineato il segretario generale della Cgil Benevento, Rosita Galdiero.
“Una bocciatura della manovra attesa da parte dell’Europa – ha dichiarato il segretario generale di Cisl Irpinia Sannio Mario Melchionna, definendo la legge di bilancio un libro dei sogni difficilmente realizzabile.
“Il Mezzogiorno è scomparso dall’agenda politica” – ha dichiarato il segretario generale della Uil Avellino Benevento, Luigi Simeone.
A concludere i lavori il segretario nazionale Uil, Foccillo che, sulle tematiche contenute nell’atto unitario sulle priorità per il paese Italia intende aprire un confronto con il governo.
Le dichiarazioni nel servizio video