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ECONOMIA

Allarme per l’olivicoltura campana dopo l’accordo di filiera Coldiretti-Federolio

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“L’accordo di filiera Coldiretti-Federolio non riconosce il giusto valore all’olio extravergine d’oliva campano e serve a sdoganare le miscele di oli italiani con oli comunitari ed extracomunitari: la Campania olivicola darà battaglia per tutelare la dignità dei produttori, il futuro del prodotto e la salute dei consumatori”.

È una presa di posizione dura, senza sconti, quella dei presidenti delle più importanti Organizzazioni di Operatori olivicole regionali (Associazione Olivicoltori Casertani, ORO Campania – Organizzazione Regionale Olivicoltori della Campania Soc. Coop. Agr., Associazione Olivicoltori Sanniti Soc. Coop. Agr., C.P.O. Consorzio Provinciale Olivicoltori Soc. Coop. Agr., AIPO – Associazione Irpina Produttori Olivicoli Soc. Coop. Agr.)

Nel mirino il patto tra Coldiretti e Federolio presentato nei giorni scorsi a Roma.
Gravi, in particolare, le parole del Segretario Generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, secondo cui “il massimo del Made in Italy è quella industria che possa dimostrare che all’interno dei suoi blend c’è almeno il 50% di olio extravergine d’oliva italiano”

“Questa filiera è un fake che ha un unico obiettivo: uccidere la produzione olivicola – denunciano i presidenti delle OP -. È’ a rischio il futuro di migliaia di famiglie campane che vivono grazie all’eccellenza di questo prodotto, simbolo della dieta mediterranea.

Alcune industrie, grazie a questa filiera farlocca, acquisterebbero olio extravergine d’oliva italiano a 4 €/Kg, ben al di sotto dei costi medi di produzione che in Campania si aggirano intorno ai 4,8 €/Kg. Il nostro prodotto, simbolo del Made in Italy, emblema di storia e cultura del territorio, come si evince da interviste e dichiarazioni verrebbe utilizzato per sdoganare il progetto Italico, miscela di oli italiani con oli comunitari ed extracomunitari, tanto caro ad alcune aziende e ai vertici di Coldiretti”.

“Ci opporremo con tutte le forze perché non possiamo consentire a Coldiretti e Federolio di mettere sul lastrico, attraverso la svendita dell’olio extravergine d’oliva, migliaia di olivicoltori campani – concludono i presidenti delle organizzazioni di operatori campani -. Invitiamo i produttori, i consumatori e tutti i cittadini a sottoscrivere la petizione lanciata dal Consorzio Nazionale degli Olivicoltori a tutela dell’olio extravergine d’oliva italiano, dei produttori e della salute dei consumatori per lanciare un messaggio forte al Governo Nazionale affinché prenda le distanze da questo attentato al Made in Italy”.

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