ECONOMIA
Il progetto Biowine è realtà: intesa nel Sannio sulla filiera vitivinicola sostenibile
Il progetto, di matrice europea di circa 550mila euro, coinvolge Guardia Sanframondi come capofila, i Comuni di Castelvenere, Solopaca, Sant'Agata de' Goti, Castelfranci, Caggiano, Sant'Angelo a Fasanella, Roccanova, Grumento Nova e di San Pietro di Feletto della provincia di TrevisoAscolta la lettura dell'articolo
Trasferire saperi e buone pratiche tra enti amministrativi diversi ma con vocazioni economico-produttive simili: è questo l’obiettivo del progetto BioWine, promosso dall’Unione Europea tramite l’Agenzia Europea per la Coesione territoriale per la realizzazione di una filiera vitivinicola sostenibile che vede coinvolti alcuni comuni del Sannio, dell’Irpinia, del salernitano, del potentino e del trevigiano.
E’ della prima decade di aprile l’approvazione da parte dei diversi enti coinvolti del protocollo d’intesa che vede Guardia Sanframondi come ente capofila, il Comune di Castelvenere, quelli di Solopaca, di Sant’Agata de’ Goti, di Castelfranci in provincia di Avellino, gli enti salernitani di Caggiano e Sant’Angelo a Fasanella, di Roccanova e Grumento Nova della provincia di Potenza e il Comune di San Pietro di Feletto della provincia di Treviso.
Quest’ultimo svolgerà il ruolo di ente cosiddetto cedente, per il trasferimento dei saperi e delle buone pratiche anche di carattere amministrativo.
Il protocollo di intesa, che dispone di un co-finanziamento di 548.645 euro, è finalizzato proprio alla realizzazione di azioni amministrative efficaci come la standardizzazione e la semplificazione degli atti e il miglioramento delle procedure e della trasparenza per sviluppare in maniera sinergica e coordinata la filiera vitivinicola sostenibile.
Il tutto avverrà mediante il trasferimento del know how e degli strumenti già sperimentati dai Comuni dell’area del DOCG Conegliano-Valdobbiadene ad altre aree a prevalente produzione vitivinicola delle due regioni in ritardo di sviluppo, quali la Campania e la Basilicata.
L’intesa prevede anche l’istituzione di un comitato scientifico per la consulenza tecnica e il monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto.