Sindacati
Infermieri, la Fsi-Usae risponde alla Cgil: “Non è stato salvaguardato nessun livello occupazionale”

Ascolta la lettura dell'articolo
La Fsi-Usae replica alle note della Cgil in merito alla salvaguardia dei livelli occupazionali presso le strutture mentali della Asl di Benevento e al personale infermieristico della Asl che si occupa dei malati presso il carcere di Benevento.
“Nel merito – scrive la sigla sindacale -, si ricorda alla Cgil che purtroppo non è stato salvaguardato nessun livello occupazionale presso il DSM anzi gli operatori socio sanitari in servizio da circa quindi anni presso il carcere di Benevento sono stati licenziati per la distribuzione, a nostro avviso errata, del personale di una nuova Società/Cooperativa. Gli accordi prodotti, come dichiarati, dalla Cgil con il vertice della Asl ,restano patti non comprovati e concordati con tutte le organizzazioni venendo meno alle norme legislative, contrattuali e non rispettando le corrette relazioni sindacali.
Sull’altra nota – attacca il segretario territoriale Giovanni Tommaselli – riguardante la problematica degli infermieri presso il carcere di Benevento, la Fsi –Usae ha immediatamente chiesto un incontro congiunto urgente, essendo presente una sorta di trasferimento momentaneo a rotazione del personale infermieristico della Asl di Benevento. Tale pseudo graduatoria è illegittima, non conforme ad accordi presi, quindi non valida. Forse qualcuno dimentica che presso il Servizio Sanitario del carcere erano in servizio infermieri libero professionisti che lavoravano da anni in quel settore raggiungendo una competenza specifica. Lavoratori che all’improvviso sono stati licenziati. Pertanto, si ritiene opportuno trovare una soluzione che non arrechi alcun danno ai lavoratori, nonché ai tantissimi infermieri della Asl di Benevento che lavorano con professionalità in tutti i settori vivendo nella paura che da un giorno all’altro possano essere trasferiti momentaneamente presso il carcere di Benevento, mettendo a soqquadro la propria vita privata e lavorativa.
La Fsi-Usae – conclude la nota – ha chiesto un incontro urgente con il direttore generale della Asl per trovare una soluzione immediata”.