Desertificazione, Ianaro e De Lucia (M5s): “Il fallimento di chi ha governato è nei numeri”

“Come al solito, anche in questa campagna elettorale stiamo assistendo a ricette d’ogni tipo per fare del Sannio un moderno Bengodi. Idee, programmi, proposte che ci vengono propinati dalle stesse persone che avrebbero dovuto, nei lunghi anni trascorsi al potere, trovare soluzioni ai problemi. Come se tornassero adesso da un viaggio su Marte.

Ai vari sottosegretari, consiglieri regionali, assessori provinciali, sindaci di lungo corso che si ripropongono ineffabili all’elettorato, – scrivono le candidate M5s, Danila De Lucia e Angela Ianaro – chiediamo risposte pubbliche in merito a semplici dati statistici. Sono quelli forniti dalla sezione Demografia dell’Istat, che ognuno può andare a verificare. Tali dati ci dicono che quasi tutti gli indicatori strutturali della popolazione sannita sono assai negativi, per non dire drammatici. Citiamo solo i più significativi. Negli ultimi quindici anni la provincia di Benevento ha visto impennarsi la quota di propri residenti trasferitisi all’estero: dal 1,3 per mille del 2002 al 4,1 del 2017.

Non è andata così in tutto il Paese dal momento che, pur in presenza di indici non esaltanti, la quota media della Campania è al 1,9 per mille. E del resto basta un rapido raffronto con il resto d’Italia per appurare che Benevento è la nona provincia con il più elevato tasso di migrazione verso altri Stati. A questo riscontro bisogna poi accostare quello inerente il saldo migratorio interno, ovvero i trasferimenti dal Sannio verso altre province italiane. In questo caso l’indice è del 3,6 per mille, con un rilevante incremento rispetto al 2002 (1,5 per mille). E anche su questo versante Benevento si distingue in negativo piazzandosi all’undicesimo posto tra le province più colpite dall’esodo.

Qualcuno dei tanti sapientissimi amministratori che oggi si riprongono agli elettori vuole darci spiegazione di questi numeri, gentilmente? Vogliono aiutarci a comprendere, dall’alto della loro autoproclamata competenza, come si giustificano i 9.643 residenti persi (sempre da dati Istat) negli ultimi dieci anni? Mille abitanti persi ogni anno, l’equivalente di interi comuni come Santa Croce del Sannio o Fragneto l’Abate.

C’è stata la crisi, certo. Ma non tutte le province – proseguono nella nota – hanno vissuto cali di popolazione così eclatanti, anche al Mezzogiorno. Benevento ha gli indici peggiori in Campania. E non è solo un discorso quantitativo. L’Istat rivela che il tessuto demografico della nostra provincia va rapidamente evolvendo verso una società anziana, con giovani che fuggono altrove e culle sempre più vuote. E le poche donne che ancora si cimentano in un coraggioso parto hanno un’età media tra le più elevate d’Italia: 32,2 anni. Per essere più precisi: nel 2002 la fascia di popolazione compresa tra 0 e 14 anni rappresentava il 16,1 per cento del totale; oggi non va oltre il 12,5 per cento. Per converso, gli ultrassesantacinquenni sono saliti dal 19,9 per cento all’attuale 22,3. Il trend è nazionale, va detto, ma va anche rilevato che in Campania gli under 14 costituiscono ancora il 15 per cento della popolazione, mentre gli over 65 si fermano al 18,2 per cento.

I numeri – concludono Ianaro e De Lucia – non mentono mai, specialmente quelli che fotografano una situazione già determinatasi e non futuristiche realizzazione tutte da verificare. Il Movimento Cinque Stelle non ha bacchette magiche ma un programma di interventi concreti per invertire la rotta della desertificazione sociale: reddito di cittadinanza, riduzione delle disparità salariali, politiche attive del lavoro, recupero delle aziende in crisi. E prima ancora abbiamo un’altra proposta assolutamente necessaria per risollevare il nostro splendido Paese: mandare a casa chi ci ha ridotto in queste condizioni, nel Sannio come altrove”.