CRONACA
Benevento, in centro il bar che dona cornetti e dolci a chi non può permetterseli

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Una storia che ‘profuma’ di umanità e bontà, come le prelibatezze che sforna quotidianamente per i clienti. Una storia che vale la pena di raccontare, a poco più di un mese dal Natale, perché bellissima testimonianza di generosità e amore per il prossimo.
La ‘favola’ è quella di un’attività commerciale del centro, lo storico Moka cafè di corso Garibaldi, a due passi dal Duomo cittadino e da piazza Cardinal Pacca: da qualche giorno l’attività ha infatti deciso di regalare cornetti e dolci ai cittadini che non possono permetterseli perché in condizioni di indigenza. Dopo le 20:30, tutte le sere a orario di chiusura, i prodotti saranno a disposizione delle persone, che potranno trovarli sul mensolone esterno dell’esercizio, all’interno di alcuni sacchetti.
Un modo discreto e rispettoso per non mettere in imbarazzo quanti ne usufruiranno e che in queste ore sta già avendo un grande successo grazie soprattutto al tam tam mediatico dei social network.
“Non è nostra intenzione offendere nessuno – ha spiegato il titolare Gerardo Polizia sulla propria bacheca facebook -. Ci sono sere che ci dispiace molto buttare cornetti e dolci non venduti, inoltre non riteniamo rispettoso nei confronti dei nostri clienti venderli il giorno dopo. Abbiamo provato tante sere, tolti quelli che mangiamo noi a colazione il giorno seguente, a portarli nella Chiesa più vicina notando però che non venivano consumati.
Quindi – conclude Polizia nel messaggio – abbiamo deciso che ogni sera, a chiusura, li lasceremo sul mensolone all’esterno del bar con la speranza che passi qualcuno a prenderli sia per bisogno o anche semplicemente perché è un peccato buttarli”.
Un’iniziativa di solidarietà davvero meritoria, dunque, che ricorda tanto la tradizione sociale napoletana del caffè sospeso, ovvero il dono – da parte dei clienti dei bar – della consumazione di una tazzina di caffè espresso a beneficio di uno sconosciuto. Questa volta, però, il gesto bellissimo arriva proprio dai commercianti ed è anche una lezione concreta contro gli sprechi quotidiani di cibo.