Scuola
Intercultura Benevento: scade il 10 novembre il bando per Borse di studio all’estero
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Nove adolescenti di Benevento hanno deciso di accettare la sfida di crescer e diventare cittadini del mondo. Grazie ad un programma di Intercultura, sono partiti quest’estate per la Cina, gli USA, il Belgio fiammingo, l’Australia e il Canada. I motivi? Costruire un pacchetto di conoscenze e competenze da spendere in un mercato del lavoro sempre più globalizzato, innalzare le proprie soft skill di tipo relazionale, comunicativo e organizzativo.
Sono queste le esigenze sempre più pressanti degli studenti di oggi, a cui Intercultura offre una risposta concreta, attraverso i suoi programmi scolastici all’estero in 65 Paesi di tutto il mondo.
C’è tempo per tutti gli studenti di Benevento, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, di vivere il loro stesso sogno, iscrivendosi entro il 10 novembre sul sito www.intercultura.it, in palo 2.100 posti e oltre un migliaio di borse di studio. I volontari del Centro locale di Benevento sono a disposizione per rispondere a tutte le domande, in particolare è possibile contattare la Responsabile dei soggiorni di studio all’estero del Centro locale di Intercultura di Benevento, Simona Rossetti, al numero 327 4418378, o il Presidente del Centro locale di Benevento, Guido Signoriello, al numero 333 1501169 o all’indirizzo interculturabenevento1@gmail.com.
Il percorso di formazione, offerto dai volontari dell’Associazione Intercultura, segue passo passo i ragazzi e consente loro di vivere una straordinaria esperienza di crescita i cui benefici umani e professionali durano per tutta la vita, come possono testimoniare le storie di 3 studenti della provincia di Benevento partiti con Intercultura.
Alessia ha trascorso 3 mesi in Slovenia: “Non avrei mai pensato che un paese così vicino all’Italia potesse essere così diverso, e questo “effetto sorpresa” lo ha reso ancor più affascinante e tutto da scoprire. Non passa giorno in cui io svegliandomi e guardando la bandiera della Slovenia che ho appeso accanto al mio letto, non senta la loro mancanza e quella delle mie “slovenski prijatelice” (amiche slovene).
Non sarò mai abbastanza grata a quel piccolo ma grande paese per tutto ciò che mi ha donato e per come mi ha fatto diventare.
Una persona che parte per un viaggio non è mai la stessa che ritorna, ed io dal viaggio più bello della mia vita sono tornata cresciuta, maturata e forse, sono tornata con la consapevolezza di chi sono davvero e di ciò che voglio essere, e non avrei mai potuto ricevere dono più grande”.
Simone ha trascorso 6 mesi in Thailandia: “Un anno fa volevo a tutti i costi viaggiare e visitare il Sudamerica, l’Europa del nord, gli Stati Uniti…mai avrei pensato di ritrovarmi dall’altro lato del globo e soprattutto di svegliarmi e avere centinai di occhi a mandorla puntati su di me! Dopo quattro mesi, tutto questo non è ancora diventato routine! Tutto ti sorprende, ti affascina…persino le cose più ordinarie ti sembrano sempre nuove se hai una buona compagnia al tuo fianco! In Thailandia ho imparato il “Mai pen rai” ovvero “non ti preoccupare”. E’ una frase che ha pronunciato per la prima volta il Buddha, volendo far capire che non bisogna badare alle cose superflue, che bisogna andare avanti a testa alta, non preoccuparsi di quello che non ci coinvolge da vicino, ma di quello che viviamo giorno per giorno”.
Federica, attualmente in Cina: “Non c’è cosa migliore del sentirsi a casa dall’altra parte del mondo. Sono follemente innamorata di questo paese e sono solo all’inizio della mia esperienza”.