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Centro Medico Erre verso nuova proprietà: Cigl e Uil chiedono garanzie per lavoratori

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“Nella giornata di ieri è stata depositata una nuova proposta di acquisizione del Centro Medico Erre da parte di un imprenditore già attivo nel campo sanitario.” L’annuncio viene fatto attraverso una nota congiunta da Cgil Fp Benevento e Uil Fpl Benevento.
“Come sempre avviene in questi casi – si legge nella nota – da un lato la notizia può ispirare fiducia da parte del corpo dei lavoratori che, non smetteremo mai di ribadirlo, sono la parte sana di un’ azienda che ha retto solo ed esclusivamente grazie ai loro sforzi ultradecennali, ai lunghi periodi di stenti legati alla totale assenza di liquidità mai corrisposta nonostante il quotidiano impegno e, dunque, con delle ricadute pesantissime sugli stessi equilibri familiari di carattere economico, e non solo.
D’ altra parte però, tutto questo incute un fondato senso di preoccupazione, poiché un’offerta di acquisto nei confronti di un’azienda in difficoltà, non può non tenere conto delle esigenze e degli interessi di questi lavoratori che, lo abbiamo detto, sono stati gli unici a consentirne la sopravvivenza sino ad oggi.”
“Pertanto – si legge ancora nella nota – se alla proposta di acquisto, a cui si lega un piano di ammortamento del debito, non si accompagna un paragrafo dedicato ai lavoratori, sorgono spontanee delle preoccupazioni.
Chiediamo, dunque, all’imprenditore interessato di voler incontrare la parte sindacale, per discutere del mantenimento dei livelli retributivi ed occupazionali e di quegli aspetti del debito (mensilità arretrate, TFR, arretrati contrattuali fermi al 2005), che da sempre la vecchia fallimentare proprietà ha illegittimamente ignorato, tirandosi indietro a qualsivoglia iniziativa di confronto sindacale, specie nell’ultimo anno di gestione controllata.”
“Auspichiamo – concludono le sigle sindacali – quindi un cambiamento di rotta per il Centro Medico Erre, sicuri della necessità condivisa di affrontare tali problematiche con chi si candida a divenire il nuovo proprietario di un Centro finora retto egregiamente dalla sola forza lavoro, nell’attesa che il giudice ad hoc esprima il proprio parere sull’intera operazione.”