CULTURA
Viaggio tra i cimeli di Alberto Sordi, per la prima volta in mostra a Benevento
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La paletta del vigile Otello Celleti e il cappello e le scarpe di “Un americano a Roma”, ma anche diari personali, premi vinti in giro per il mondo e oggetti di vita quotidiana. Al Bct di Benevento apre ufficialmente la mostra evento “Quanno se scherza bisogna esse seri” dedicata ad Alberto Sordi. Una raccolta di pezzi unici, provenienti direttamente dalla casa museo dell’attore romano e che non erano stati esposti da oltre 14 anni e che da oggi, sono in mostra, per la prima volta lontano da Roma, nelle sedi dell’Unisannio di Palazzo San Domenico e Palazzo De Simone.
Una raccolta di memorabilia unici che accompagnano i visitatori in un viaggio incredibile alla scoperta della sfera pubblica e personale di uno dei più grandi attori italiani di sempre.
“Un atto di amore”: così il curatore Alessandro Nicosia ha definito l’esposizione che “prova a ricostruire il profilo d’artista e personale di Alberto Sordi”. Nelle due sale espositive trovano posto le due anime dell’attore. A piazza Guerrazzi c’è la raccolta privata. A piazza Vari, invece, è il cinema che diventa protagonista.
La mostra è stata inaugurata nel pomeriggio alla presenza del rettore dell’Unisannio, Filippo de Rossi che si è detto entusiasta di poter ospitare per la prima volta in Italia la mostra “su un personaggio che con le sue interpretazioni ha segnato un’epoca e ha reso grande il cinema italiano”.
Insieme al padrone di casa, il sindaco Mastella che ha raccontato con simpatia che l’attore romano ha sempre preferito Andreotti a lui, “anche per una maggiore affinità caratteriale. Resta, comunque, la grandezza di un personaggio universale – ha aggiunto il primo cittadino – e per noi è un piacere accogliere l’esposizione”.
A chiudere l’assessore comunale alla Cultura, Oberdan Picucci, cha ha sottolineato l’importanza della mostra e l’occasione per Benevento di ospitarla.
Un’opportunità che nasce grazie al lavoro del Bct e del suo direttore artistico Antonio Frascadore che ha regalato ai sanniti, e non solo, la possibilità di perdersi tra le meraviglie appartenute ad Alberto Sordi. Una passeggiata tra gli oggetti di un uomo che con il suo lavoro è entrato nelle vite di tutti e magari tra un sorriso e una lacrima scoprire che anche “Quanno se scherza bisogna esse seri”.
L’esposizione, promossa dall’Unisannio, dal Comune, dall’Istituto Luce e dalla Fondazione Museo Alberto Sordi, è curata da “Creare Organizzare Realizzare”, in collaborazione con l’associazione culturale Visivamente e sarà aperta tutti i giorni dalle 16:30 alle 22:30. L’ingresso: 2,5 euro a sala.