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Comune di Benevento

Spina Verde, il consigliere Feleppa chiede chiarezza e fatti concreti su manutenzione

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Il consigliere comunale, Angelo Feleppa, ha rivolto una interrogazione al sindaco di Benevento Clemente Mastella e all’assessore alle Opere Pubbliche, Mario Pasquariello, sullo stato di degrado e devastazione in cui versa la Spina Verde, cercando di capire le reali intenzioni dell’amministrazione comunale “che, ad oggi, non ha ancora messo in campo azioni concrete per garantire alla struttura una sua specifica funzionalità socio-culturale, assicurarne una manutenzione adeguata e preservarla dalle incursioni dei vandali”.

“Premesso che – scrive Feleppa – il 31 gennaio scorso la Giunta Mastella deliberò un atto di indirizzo politico per l’affidamento dell’intero complesso della Spina Verde alla Gesesa per preservarlo dal deperimento e della vandalizzazione; la convenzione prevedeva l’apertura di uno sportello informativo e commerciale, la messa a disposizione della Mediateca ai giovani, agli studenti e alle associazioni che operano nel Rione Libertà, la manutenzione della struttura e la sua sorveglianza attraverso l’installazione di appositi strumenti elettronici e l’attivazione di servizi di guardiania, la realizzazione di una casa dell’acqua e la manutenzione del verde pubblico e delle fontane”.

“Considerato che – aggiunge il consigliere comunale – da quel giorno, sono trascorsi circa 2 mesi e mezzo e di quella lunga lista di interventi non ne risulta ancora eseguito neppure uno; si parla di una possibile rinuncia di Gesesa che non avrebbe la possibilità di onorare l’impegno assunto; la Spina Verde è ancora in preda al degrado e all’incuria e che se non fosse stato per i parcheggiatori, che dimostrando senso civico e attaccamento alla città hanno provveduto a ripulirla dai cumuli di immondizia che la circondavano, oggi verserebbe in condizioni drammatiche;

esiste un Piano di Gestione per gli interventi del “PIU Europa” approvato con delibera di Giunta n. 252 del 6 dicembre del 2016 che prevede un apposito modello gestionale secondo quelle che sono le indicazioni contenute nella misura con cui sono state finanziate le opere”.

Tanto rilevato, Feleppa chiede di sapere “se corrisponde al vero il fatto che Gesesa possa rinunciare alla gestione degli spazi, e, in caso contrario, cosa l’azienda intende fare per occuparsene e con quali modalità intende assicurarne la manutenzione, il controllo e l’utilizzo; cosa intendono fare Gesesa e il Comune di Benevento per la disinfestazione e la sanificazione delle fontane e delle vasche che attualmente versano in condizioni igieniche pessime e mettono seriamente a rischio la salute dei bambini che adoperano gli spazi circostanti per giocare e come intendono provvedere alla loro manutenzione; come mai l’amministrazione non prende in considerazione l’ipotesi di affidare gli spazi ad associazioni di volontariato impegnate nel sociale come la Caritas, la Croce Rossa, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, l’Unicef, E’ più Bello Insieme e Beneslan, o a cooperative sociali, come pure alle azioni cattoliche che aiutano le famiglie meno abbienti e che operano nel perimetro del Rione Libertà; per quale motivo si esclude l’eventualità di affidare le strutture e gli spazi della Spina ad associazioni e alle parrocchie (visto che talune, anche attraverso note stampa, hanno mostrato anche un certo interesse verso quella che sarà l’effettiva funzione dell’opera) operanti nel Rione Libertà, anche individuate dall’amministrazione stessa a propria discrezione, sollecitandole, per come sono già organizzate, ad occuparsi, di comune accordo, attraverso i propri volontari e utilizzando anche i ragazzi che vengono seguiti, di manutenere l’opera, tenerla pulita, curarne il verde, adoperare gli spazi interni ed esterni per attività, manifestazioni, incontri con le famiglie, aprire sportelli informativi e di supporto alla popolazione, dando la possibilità al Comune stesso di ridurre al minimo i costi di gestione e manutenzione; per quale motivo si esclude la possibilità di affidare le strutture e gli spazi della Spina ad un privato che sia in grado di occuparsi della manutenzione e sia in grado di farvi svolgere attività socio-culturali; perché non ci si rifà a quelli che sono i modelli contenuti nel Piano di Gestione approvato dalla Giunta nello scorso mese di dicembre; cosa si intende fare per prevenire le incursioni dei vandali e occupare quegli spazi con attività socialmente utili che possano risollevare un Rione già finito nel dimenticatoio dopo le promesse fatte in campagna elettorale; quali interventi sul piano politico-amministrativo intende adottare la Giunta Mastella per il Rione Libertà e per quando sono programmati”.

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