Sindacati
Servizio 118, la Fp Cgil vince il ricorso contro Sanità Srl e Asl

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“La Fp Cgil insieme all’Ufficio Vertenze/Legale della Cgil, rappresentato dall’Avvocato Pasquale Biondi, con grande soddisfazione comunica una nuova vittoria giudiziale, nei confronti della società Sanità Srl e della Asl”. Così in una nota la Fp Cgil di Benevento.
“Si tratta – scrive il segretario Giannaserena Franzè e il coordinatore Pompeo Taddeo- delle rivendicazioni sollevate da venti lavoratori, infermieri ed autisti/soccorritori, al tempo dipendenti della società suddetta, che ha gestito in appalto il servizio di “Trasporto infermi in emergenza – 118”, per diversi anni sul nostro territorio provinciale. I lavoratori, lamentavano il mancato pagamento per gli anni 2012 e 2013 di diverse spettanze ed emolumenti. Retribuzioni, ferie non godute, festività soppresse, indennità forfettarie trimestrali, con conseguenti interessi e rivalutazione.
Il Tribunale di Benevento – scrivono i sindacalisti – nella persona del giudice dott.ssa Mari, ha ritenuto fondate le doglianze sollevate dai nostri assistiti, grazie al lavoro egregio del nostro legale, che ancora una volta ha ottenuto piena ragione in aula di giustizia. La singolarità del caso che ci preme sottolineare è data dal riconoscimento ad opera del giudice, della responsabilità solidale della P.A. committente, ovvero la Asl.
Cioè a pagare il dovuto agli infermieri ed autisti/soccorritori, non sarà tenuta esclusivamente la società, ma lo sarà in solido la Asl in quanto committente del servizio appaltato – si legge nella nota -. L’esito di questo giudizio, mutatis mutandi , rinvia ad uno dei due temi dei quesiti referendari proposti dalla Cgil, come è noto, la responsabilità solidale negli appalti, assurdamente compromessa a nostro parere dalla normativa vigente, e oggi ripristinata grazie alla nostra battaglia e al ripensamento governativo. La sentenza odierna prova che spesso la giustizia mostra la saggezza che i nostri governanti talvolta smarriscono in nome della flessibilità, e della modernità del nostro mondo del lavoro.
Questa – conclude la Cgil – è una assoluta novità giurisprudenziale, prova del fatto che le tesi difensive del sindacato e del suo Ufficio Legale, hanno spesso un carattere di intelligenza ed innovatività giuridiche non facilmente riscontrabili a livello locale e nazionale, non è la prima volta che facciamo ‘scuola’”.