CRONACA
Migranti nel Sannio, riunione in Prefettura: “Sarà aperto sportello dedicato ai sindaci”
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Gestire il fenomeno dei migranti e realizzare una vera accoglienza con il rispetto delle quote Anci. Sono i due punti cardine sui quali si è discusso questa mattina alla Prefettura di Benevento, nel corso di un vertice che ha visto protagonisti 28 sindaci sanniti, gli esponenti della Regione e quelli dell’associazione nazionale dei Comuni.
In realtà, si tratta di un prolungamento del tavolo regionale che si è tenuto nelle scorse settimane a Napoli per discutere delle linee guida da adottare per la ridistribuzione e i nuovi arrivi in Campania. Come è noto, il Sannio è il territorio che – in proporzione al numero di abitanti – ospita più stranieri in regione. Un dato, però, che va analizzato anche sotto un altro punto di vista: sono infatti diversi i Comuni che ancora non hanno nessun extracomunitario, mentre in altri si è abbondantemente superata la quota pattuita.
Un tema caldo e che già era stato affrontato dai primi cittadini nel corso dell’Assemblea alla Rocca dei Rettori nel settembre 2016. La strada che conduce ad una migliore accoglienza per ora sembra essere quella dei bandi Sprar che coinvolgono gli Enti locali nella gestione diretta dei centri. “Abbiamo deciso – ha detto il prefetto Paola Galeone – di aprire uno sportello dedicato ai Comuni per aderire alle gare”.
Intanto, i primi cittadini continuano a chiedere una redistribuzione dei migranti. Una volontà che la Prefettura appoggerà nel limite del possibile e alla luce dei nuovi arrivi previsti per l’estate. In sostanza, i nuovi Sprar potrebbero essere utilizzati per alleggerire il carico di quelle zone maggiormente colpite dal fenomeno. Una richiesta ribadita con forza dal sindaco di Castelvenere, Mario Scetta, che continua a pretendere maggiore attenzione al suo territorio.
“Non si può mettere la testa sotto la sabbia e ignorare il problema – ha concluso il sindaco di Amorosi e rappresentante della Provincia al tavolo, Giuseppe Di Cerbo -. Dei passi avanti sono stati fatti ma le problematiche sono ancora in piedi”.