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Dal welfare al welcome: il Sannio riparte dal sostegno ai cittadini
La Caritas di Benevento presenta il Manifesto per aiutare i piccoli Comuni a migliorare le politiche sociali e di accoglienza ai migrantiAscolta la lettura dell'articolo
Dalle politiche classiche di welfare ad un approccio globale capace di far divenire il Sannio una terra “welcome”. Un cambiamento che non è solo formale, ma sostanziale e capace di intercettare fondi per famiglie italiane indigenti, per persone bisognose di assistenza medica specialistica e accogliere in maniera degna i migranti.
In estrema sintesi è questo il contenuto del manifesto “Comuni del Welcome” promosso dalla Caritas diocesana di Benevento e presentato questo pomeriggio dal direttore don Nicola De Blasio e dal coordinatore Angelo Moretti.
Si tratta di un documento politico culturale che punta a coinvolgere tutti i comuni sanniti, al di sotto dei 70mila abitanti. Le parole d’ordine sono Sia, Ptri e Sprar: tre acronimi che al loro interno contengono le risorse necessarie per fornire un valido sostegno alle fasce più deboli della popolazione.
“Non si tratta di una semplice protezione sociale – ha spiegato Moretti -, ma di azioni concrete in grado di accrescere la coesione e lo sviluppo nelle aree interne della Campania”.
Per il Sia, il sostegno all’inclusione attiva, sono disponibili 7 miliardi di euro ma secondo i dati Caritas nel Sannio le domande di adesione all’iniziativa, attivata dal giugno 2016, sono state solo 124 delle quali 22 accolte.
Per quanto concerne il tema dell’accoglienza dei migranti, invece, l’auspicio è in un più ampia adesione al sistema Sprar che coinvolge direttamente gli enti comunali ed “esclude – ha aggiunto il coordinatore Caritas – il coinvolgimento di privati e speculazioni”.
Nel Sannio gli Sprar attivi sono solo 5 ed ospitano 120 cittadini stranieri a fronte dei 1960 dei Centri di accoglienza. L’auspico è che i Comuni si facciano avanti per gestire direttamente il fenomeno e, al tempo stesso, programmare in maniera seria l’ospitalità e la crescita delle aree interne.
Stesso discorso anche per i Ptri destinati a cittadini con disabilità croniche e i sofferenti psichici che posso contare sul Budget di Salute per percorsi reali di riabilitazione.
“Questo manifesto – ha concluso Don Nicola De Blasio – vuole essere un invito alla relazione e alla cooperazione, ma anche un punto di partenza per la politica che non deve guardare solo ai voti e alle beghe di quartiere, ma soprattutto allo sviluppo del territorio”. Parole condivise anche dall’arcivescovo, Felice Accrocca, che ha chiesto “unità di intenti e di azione. Solo così – ha spiegato – potremo raggiungere il nostro obiettivo e poi pensare al futuro”.