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Mensa scolastica, Altrabenevento: “Anche il 2017 comincia male per le famiglie”

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“Anche il 2017 comincia male per le famiglie alle prese con l’incubo della mensa scolastica. Poco prima di Natale, con il blitz ordinato ai Vigili Urbani nella Scuola Sant’Angelo a Sasso, l’Amministrazione Mastella ha messo in atto la nuova strategia per impedire di fatto ai genitori che non aderiscono al servizio mensa di fornire un pasto alternativo ai propri figli”. Il coordinamento di Altrebenevento ritorna sulla questione mensa con una nota.
“Il Sindaco e l’Assessora alla Pubblica Istruzione e alla Polizia Municipale Amina Ingaldi hanno sostenuto a mezzo stampa di essere stati costretti ad intervenire per vietare concorrenza sleale alla Quadrelle 2001 da parte di ditte non autorizzate – prosegue l’associazione -. In realtà dopo le sentenze di diversi Tribunali di varie città italiane è assodato il diritto dei genitori di fornire sotto la propria responsabilità un pasto alternativo e non fa differenza se a portarlo a scuola è il familiare del bambino o il fornitore incaricato. Naturalmente il blitz ordinato dall’amministrazione comunale ha sortito i suoi effetti sui dirigenti scolastici che in nome dell’autonomia continuano a muoversi nei modi più fantasiosi possibili. Infatti, nonostante i ripetuti appelli di Altrabenevento e dei Comitati dei genitori affinchè fosse regolamentato in modo uniforme in tutte le scuole il consumo del pasto alternativo, alcuni dirigenti hanno consentito a ditte esterne di accedere, altri hanno imposto che il pasto dovesse pervenire al mattino presto solo da casa ed altri ancora hanno consentito solo il panino.
In verità qualche dirigente, ha tentato di risolvere autonomamente il problema facendo in modo che il personale scolastico si dotasse di apposita attestazione sanitaria per aprire i contenitori con il pasto alternativo e quindi assistere adeguatamente i bambini che non aderiscono al servizio di mensa – spiega Altrabenevento -. Invece un’altra dirigente ha semplicemente annunciato che dal 9 gennaio i bambini che non mangiano il pasto del servizio possono tranquillamente andarsene a casa. I genitori sono allo sbando mentre continua l’ignobile gioco delle parti tra il Comune e i dirigenti, finalizzato ad impedire di fatto il pasto alternativo per consentire di aumentare il numero delle vaschette fornite, che si sono ridotte a 370 ( 200 ai bambini, 150 agli insegnanti e 20 omaggi vari) a fronte delle 1000 previste dall’appalto.
E’ chiaro invece che strumenti coercitivi non servono quando c’è di mezzo la salute dei bambini – attacca l’associazione -. I genitori devono essere convinti e non costretti ad utilizzare la mensa scolastica che deve essere riqualificata. Attualmente però il servizio continua ad essere contestato e non adeguatamente controllato dal Comune di Benevento. La Commissione mensa ad esempio non ha effettuato alcuna verifica né si conoscono i risultati dei controlli da parte del personale comunale e della dietista incaricata”.