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CULTURA

La proposta di Consales a Mastella: “Una stele dedicata alle streghe di Benevento”

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Una stele dedicata alle streghe di Benevento. E’ la proposta che Alessandro Consales, ex presidente del Consiglio Comunale di Benevento, ha presentato attraverso una lettera al sindaco Clemente Mastella.

L’opera – secondo Consales – potrebbe essere una “ulteriore attrattiva alla nostra città conosciuta oltre che per la sua storia e i sui monumenti immortali, anche attraverso la leggenda delle streghe che, travalicando i confini della nostra città e del nostro Paese, ha diffuso il nome di Benevento in tutto il mondo”.

Questa la missiva:

“Signor Sindaco
nel corso della Consiliatura 2001-2006, quale Presidente del Consiglio Comunale, nella consapevolezza che la nostra città non può prescindere dalla sua storia, a cui deve tanto, ma neppure dalle leggende che l’hanno sempre ammantata e le hanno consentito di essere conosciuta anche oltre i propri confini e quelli del nostro Paese, proposi al Sindaco dell’epoca, Sandro D’Alessandro, che condivise pienamente, la realizzazione di un monumento o di una stele da dedicare alle Streghe di Benevento.

La ubicazione doveva ricadere in un’area scelta a cura di una specifica commissione di esperti e consiglieri comunali, che fosse espressione della cultura e della storia Longobarda in città.

La leggenda delle streghe risale al periodo longobardo e, secondo essa, vi erano donne che di solito si riunivano e danzavano intorno ad un albero di “ noce” lungo il fiume Sabato.

Certo, non tutti e per motivi diversi ma comprensibili, avevano piacere che la nostra città assumesse questa fisionomia o fosse conosciuta per queste motivazioni, tant’è, che a cominciare dai Longobardi e per finire alla Chiesa, con San Barbato, vescovo di Benevento, si cercò, in ogni modo. di evitare che questa leggenda si diffondesse.

Si racconta che San Barbato, fece addirittura sradicare il noce dove si diceva avvenissero le danze.

Questa è la leggenda che noi tutti conosciamo, che ha travalicato i confini stessi della città al punto da essere conosciuta come o forse più dei nostri più importanti monumenti che, messi insieme, ne raccontano la storia.

L’iniziativa partì e fu predisposta una bozza di progetto, a cura di un noto artista beneventano, molto conosciuto anche a livello nazionale, particolarmente vocato per una scultura del genere, purtroppo scomparso qualche anno dopo.

Le sopraggiunte elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, però, portarono al Comune una nuova Amministrazione per cui, quale consigliere di opposizione, non potendo più personalmente curare i successivi aspetti di carattere politico – amministrativi, nel dicemre del 2006, chiesi al nuovo Sindaco, con la nota che Le invio unitamente a questa, di riprendere l’idea e di portarla avanti, prescindendo da chi la proponeva e nella consapevolezza che avremmo comunque realizzato, fra l’altro, una ulteriore attrattiva per Benevento.

Vi furono assicurazioni in tal senso perché si riteneva l’iniziativa interessante. Consegnai la bozza di progetto in uno specifico incontro ma, poi, da quel momento non se ne seppe più nulla.

Dobbiamo ringraziare i privati, fra cui : la ditta Alberti, conosciuta in tutto il mondo, il cui logo riportato sui suoi prodotti, raffigura sia l’immagine di una strega, sia alcune streghe che, in circolo, danzano intorno ad un albero e, l’Avvocato Vigorito, presidente della S.S.Calcio Benevento, perché le maglie dei calciatori portano sul petto, uno scudetto con all’interno raffigurata una strega a cavallo di una scopa.

Personalmente ritengo che la nostra squadra di calcio, che rappresenta Benevento, per il rispetto che è dovuto alla nostra Città, dovrebbe portare sulle maglie uno scudetto raffigurante lo Stemma della Città; la mia, però, è soltanto una opinione personale, ancorchè di valenza istituzionale.

Per quanto sopra, spinto ancora dalla consapevolezza che per recuperare il collegamento con questa leggenda, non bastano le iniziative private, ma occorrono quelle Istituzionali, chiedo a Lei Signor Sindaco, per le motivazioni sopradette, di esaminare la possibilità di riprendere il filo di questa mia proposta e di portarla avanti tenuto conto, anche, che il costo dell’opera, stando alle prime previsioni, dovrebbe essere facilmente sostenibile.

Certo che valuterà con la dovuta attenzione la mia richiesta, Le assicuro tutta la disponibilità per eventuali delucidazioni o approfondimenti che si dovessero rendere necessari”.

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