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Lotta ai tumori e riparazione del Dna: la scoperta della ricercatrice sannita Palermo

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Porta il marchio Made in Sannio una importante scoperta scientifica nel campo delle malattie genetiche pubblicata qualche giorno fa.
Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Università della Tuscia e il National Institute of Health, con risorse messe a disposizione dalla Fondazione Telethon e dell’AIRC (Associazione sulla ricerca contro i tumori).
All’interno di questo team di scienziati, capeggiato dal Dott. Pietro Pichierri, vi è la sannita Valentina Palermo, di Apice, dottoranda in Biotecnologie, e prima firmataria della pubblicazione scientifica che riguarda questa importante scoperta sulla rivista Nature Communications.
La sannita Valentina Palermo si è laureata in Biotecnologie con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi del Sannio. Ha conseguito nel 2013, con 110 e lode, la Laurea Specialistica in Biotecnologie presso l’Università La Sapienza di Roma. Sempre nel 2013 ha vinto il Dottorato di ricerca presso l’Istituto Superiore di Sanità. Dal 2013 ad oggi conduce la propria attività di ricerca sulla proteina WRN e sulla possibilità di intervento sul Dna per prevenire la nascita di tumori. Grazie al suo lavoro di ricerca degli ultimi tre anni è stato possibile scoprire un nuovo importante meccanismo nella riparazione del Dna in caso di danni, processo fondamentale per preservare la cellula da difetti genetici e quindi per impedire l’insorgere di tumori.
Lo studio condotto dalla scienziata apicese, infatti, consente di comprendere meglio il meccanismo d’azione di una molecola già nota per il suo importante ruolo nella riparazione del Dna, chiamata WRN, un enzima meglio conosciuto come «elicasi» perché tra i suoi compiti vi è quello di svolgere la doppia elica del Dna durante i processi di riparazione dei due filamenti. Il nuovo studio su questa molecola è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications ed è potenzialmente importante nella lotta ai tumori. C’è da sperare che il lavoro di ricerca continui e che si investa di più sui nostri giovani talenti che possono dare un contributo importante al progresso scientifico della umanità.