Cittadini
Bollette Gesesa sbagliate, utenti arrabbiati. Abbate: “E’ solo un errore del sistema”

Ascolta la lettura dell'articolo
Utenti Gesesa sul piede di guerra in questi giorni per aver ricevuto bollette con importi già pagati o con importi più alti rispetto al consumo effettuato.
Numerose sono state le chiamate di lamentele e di contestazione agli uffici della società che gestisce il servizio idrico a Benevento.
Ma il presidente della Gesesa, Luigi Abbate, contattato da noi telefonicamente, ha dato rassicurazioni evidenziando che “si è trattato di un mero errore del sistema operativo” e che “sono in corso verifiche e controlli per affrontare il problema”.
“Il disguido è determinato dal cambiamento del sistema operativo” ha detto, aggiungendo che in seguito alle numerose rimostranze da parte degli utenti ha chiesto di procedere a una verifica della emissione delle bollette.
Il controllo servirà a individuare gli utenti in regola con i pagamenti e quindi non tenuti a pagare una seconda volta dopo aver ricevuto la bolletta con lo stesso importo e a verificare se ci sono importi sbagliati nelle bollette.
Nella fase di migrazione e di allineamento dei nuovi sistemi recentemente avviati, infatti, c’è stato un disguido sulla impostazione degli acconti che ha determinato il riscontro di anomalie all’interno di alcune bollette.
Intanto, proprio nella mattinata di oggi il consigliere comunale del M5s, Nicola Sguera, si è recato presso gli uffici della Gesesa facendosi portavoce dei numerosi utenti che hanno subito il disagio.
“Stanno arrivando numerose sollecitazioni dai cittadini a seguito delle ultime bollette ‘pazze’ ricevute dalla Gesesa relative alla fornitura domestica di acqua – spiegano i consiglieri comunali del M5S, Marianna Farese e Nicola Sguera -. In diversi casi gli importi tariffati sono di molto superiori alla norma (o, al contrario, pari a zero). Pertanto abbiamo chiesto chiarimenti all’attuale Presidente Gino Abbate, a conoscenza dell’anomalia.
È possibile recarsi nella sede della Gesesa – proseguono i grillini – per il calcolo corretto del corrispettivo effettivamente dovuto. L’inconveniente, che non pochi malumori e preoccupazioni sta creando in famiglie che hanno già difficoltà ad affrontare l’ordinaria amministrazione, può essere dunque sanato. Purtroppo constatiamo che tali grossolani errori non rappresentano un caso isolato. Stessa sorte si sta vivendo per le cartelle Tarsu 2012, richieste due volte (vicenda che il nostro gruppo di lavoro sta analizzando e su cui torneremo). Disattenzioni del genere, benché risolvibili, pongono il cittadino in continua allerta e di certo non aiutano ad avvicinarlo alle istituzioni che vengono sempre più spesso viste come ostili e vessatorie.
Sollecitiamo, dunque, nella consueta ottica della critica costruttiva del M5S, la Gesesa a profondere il massimo sforzo informativo, utilizzando tutti i canali mediatici a disposizione – conclude la nota -, per informare i cittadini dell’accaduto ed evitare, soprattutto per i più anziani, lo stress di doversi recare nella zona industriale e sottoporsi d’estate ad una lunga attesa”.
Onesto contribuente
26 Lug, 2016 a 21:39
Bollette pazze ? Forse provano a fregare contribuenti non pignoli nel conservare le ricevute.
Io mi domando , ma il tempo perso ambo le parti x le verifiche necessarie chi lo paga.
Alcune teste in questi casi dovrebbero cadere altrimenti non si va avanti.
Buona serata