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Del Vecchio annuncia già due assessori: Petriello alla Cultura e Cicchella ai Bambini
Nella conferenza stampa post voto dice: "Sto sfidando un sistema che non vogliamo più e non un candidato. Voglio essere colui che ha messo in archivio Mastella e il mastellismo in questa città"Ascolta la lettura dell'articolo
Parla già da sindaco Raffaele Del Vecchio 48 ore dopo le elezioni del 5 giugno che lo hanno destinato al ballottaggio con Clemente Mastella dal quale lo separano soltanto 169 voti per una percentuale di 33,23% rispetto a 33,66% e che, pertanto, definisce “di perfetta parità a dispetto – ha commentato Del Vecchio – di comunicati e dichiarazioni di Mastella con cui si attribuiva la vittoria al primo turno e accusava l’avversario di essere troppo giovane e senza storia”.
Visibilmente teso ed emozionato il vicesindaco e assessore uscente alla Cultura, Del Vecchio, nella conferenza stampa post voto convocata presso il comitato di Viale degli Atlantici, si mostra propositivo già da ora, annunciando di affidare a se stesso, in caso di vittoria, la delega per il Commercio, l’assessorato alla Cultura alla giovane beneventana Melania Petriello e di voler istituire l’assessorato ai Bambini da far guidare a un’altra donna, Sara Cicchella, “per ricucire – ha detto – il rapporto di fiducia con le mamme della città”.
“Competenze e talenti saranno – ha detto Del Vecchio – al centro della nuova classe dirigente per governare la città che lo stesso corpo elettorale gli ha fornito”.
Questi sono giorni, però, anche di inizio di una nuova campagna elettorale verso il 19 giugno prossimo e Del Vecchio si è detto “deciso, con il contributo degli elettori, a lavorare per riprenderci l’immagine della città, che Mastella non perde occasione di sporcare come ha fatto dichiarando a La7 che qui vivono ancoro 20mila persone senza acqua e senza energia elettrica”.
“Benevento – ha chiosato – è stata una scala per Mastella per arrivare al massimo dei livelli istituzionali lasciando alla città in 40 anni la menzogna di questi dati”.
E la sua corsa, secondo l’assessore uscente alla Cultura, sarebbe solo “uno strumento per arrivare a ad occupare il posto nel Senato post riforma e per poi lasciare la guida della città alla moglie.”
“La sua – ha detto più volte – è una sfida non a un candidato ma un sistema quello del meridionalismo fondato sui bisogni che Mastella incarna.”
Del Vecchio riparte in questa nuova corsa a Palazzo Mosti consapevole del giudizio severo che gli elettori con il voto disgiunto hanno dato all’amministrazione uscente.
“A me – ha concluso – spetta ora il compito di interpretare questo segnale, da cui non sono immune.”
Le dichiarazioni nel servizio video