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Il comitato per la Trasparenza e la Legalità in campo contro il voto di scambio
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Il voto comprato e le conseguenze sociali e politiche da esso derivante sono state al centro della conferenza stampa, presso il bar 14B di viale degli Atlantici a Benevento, del Comitato per la Trasparenza e per la Legalità determinato a continuare a vigilare sul fenomeno.
Una riflessione quanto mai necessaria a tre giorni dalle amministrative e in occasione della Festa della Repubblica, che ha avuto come obiettivo quello di lanciare l’allarme, invitare i cittadini alla denuncia e che “parte – come ha spiegato il portavoce del comitato Pietro di Lorenzo – dalle recenti botte e risposte tra Mastella e Del Basso De Caro sul voto inquinato e dalla consapevolezza che proprio in questi giorni cittadini prossimi al voto hanno ricevuto un’offerta economica per direzionare la scelta elettorale”.
“Siamo molto preoccupati del fenomeno del voto di scambio – ha dichiarato il presidente del comitato per la Trasparenza e la Legalità, Clemente Cecere Palazzo – perché riteniamo che esso privi gli elettori della libertà, della dignità e del futuro e orienti la politica verso interessi particolaristici”.
L’incontro ha visto la presenza, tra gli altri, anche della vicepresidente del comitato Marina Simeone e del parroco di Paupisi don Raffaele Pettenuzzo, che da sempre si batte per combattere la corruzione e promuovere la cultura della legalità per reprimere atteggiamenti omertosi. Secondo don Pettenuzzo “l’omertà produce ingiustizie sociali e va combattuta formando le coscienze. In questo senso – ha aggiunto – le parrocchie hanno un ruolo fondamentale.”
Le dichiarazioni nel servizio video