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Comunali a Benevento, l’avvocato Porcaro candidata con Vittoria Principe

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Velia Porcaro, giovane avvocato beneventano, spiega in una nota i motivi che l’hanno convinta a correre alle prossime elezioni amministrative del capoluogo sotto l’egida della lista “Sfidiamoli” per Principe sindaco.
“Il primo è sicuramente costituito dalla proposta attrattiva rivoltami dal candidato sindaco, Vittoria Principe, valente giornalista, con un’esperienza di oltre trent’anni nel settore dell’informazione, durante i quali ha maturato una conoscenza approfondita dei problemi della città dei bisogni dei beneventani, ai quali ha fatto sentire il proprio sostegno incondizionato, ben prima che decidesse di scendere in politica.
Il secondo – continua la professionista sannita – è costituito dalla mia voglia di dare un contributo costruttivo alla rinascita della mia città, nella quale sono rimasta senza andare via, come purtroppo hanno fatto molti giovani. Infatti, fare il libero professionista a Benevento, senza appartenere alle lobby politiche o alle grandi casate, credetemi è estremamente difficile. Ma io sono tenace, ho sempre raggiunto gli obiettivi prefissatimi da sola e per questo cammino a testa alta. Non ho debiti di riconoscenza nei confronti di nessuno e continuerò in questa direzione.
Ed infatti, il mio proposito – continua Porcaro – è proprio quello di lanciare delle sfide, così come recita lo slogan della nostra lista: la sfida è innanzitutto rivolta ai partiti tradizionali, che nel corso di quasi un ventennio, durante i quali si sono alternati nell’amministrazione comunale, hanno determinato lo stato di degrado totale in cui versa la città, facendola assurgere agli onori della cronaca, per il solo fatto di essere la cenerentola d’Italia in termini di reddito pro capite e tenore di vita; la sfida è, inoltre, rivolta ai poteri forti, ai cosiddetti burattinai, che hanno contribuito, attraverso perverse logiche spartitorie e di gestione mediata del potere, al decadimento, quasi irreversibile della nostra Benevento, abbandonando al proprio destino la parte debole del sistema sociale: gli anziani e i giovani.
La sfida, infine, è rivolta proprio ai beneventani, i quali sono immersi da alcuni lustri in un profondo sonno ipnotico, dal quale è arrivato il momento di destarsi: è finito il momento di conferire deleghe in bianco a politicanti senza scrupoli.
Noi di “Sfidiamoli” – prosegue nella nota – siamo la vera novità di questo panorama politico: la nostra lista è costituitada liberi professionisti, da studenti universitari, da pubblici funzionari, ma anche da persone semplici che hanno un’approfondita conoscenza delle problematiche esistenti nei quartieri dove abitano, rispetto alle quali hanno elaborato delle proposte concrete e di possibile realizzazione, ricomprese nel nostro programma elettorale.
Dall’altra parte, c’é il vecchio, ci sono i mestieranti della politica, che offrono una prospettiva di continuità della cattiva gestione amministrativa che abbiamo avuto fino ad oggi, oppure, c’è il finto nuovo, cioè vale a dire quelli che hanno già fatto accordi sottobanco, pur di conquistare un posto al sole, oppure quelli che tentano di sfruttare un marchio vincente allo scopo di entrare dalla finestra dopo essere usciti dalla porta.
L’azione dei nuovi amministratori, dovrà, perciò, essere indirizzata, inanzitutto, a promuovere la diffusione del senso di responsabilità del“COMUNE”, inteso come tutela del paesaggio, pulizia delle strade, della villa Comunale e delle periferie, cura dell’arredo urbano, assicurazione dei servizi essenziali e dell’efficienza degli ufficicomunali,anche attraverso la valorizzazione del personale che per troppi anni è stato relegato ad un ruolo subalterno e secondario.
In questa prospettiva, tra gli intendimenti principali del nostro progetto elettorale, si alloca lo sviluppo locale di tipo partecipativo, avvalendoci degli strumenti e delle politiche di programmazione dell’Unione Europea che convergono verso gli obiettivi di Europa 2014-2020,per cui non resta che esperire un’azione incisiva e concreta per beneficiare almeno dei rimanenti quattro anni.
Le idee sono tante, i propositi sono onesti, tuttavia, – conclude Porcaro – c’è bisogno della capacità recettiva della gente che deve investire col proprio voto nel nostro progetto elettorale, perché ad essere sincera, utilizzando una nota metafora, devo confessare che non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti”.