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Post alluvione, la Cgil: lo sviluppo passa per una maggiore qualità del lavoro
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Non c’è sviluppo oltre l’emergenza alluvione senza la garanzia e la tutela dei diritti dei lavoratori.
Ne è convinta la Cgil di Benevento che ha organizzato in mattinata presso il complesso universitario di piazza Guerrazzi un convegno dal titolo “Lo sviluppo oltre l’emergenza”, unendolo alla raccolta firme da parte degli iscritti per la presentazione del progetto di iniziativa popolare per riscrivere il diritto del lavoro, mettere al centro la dignità della persona e riconsiderare il concetto di flessibilità e le tipologie contrattuali emerse con il jobs act.
Secondo la segretaria provinciale della Cgil, Rosita Galdiero, “è necessario soprattutto nel Sannio dopo l’alluvione di ottobre, dove ci sarebbe il rischio della delocalizzazione di alcune aziende, rimettere mano al sistema e porre l’accento su una nuova strategia di politica economica ed energetica, in vista della ricostruzione.”
Su questo tema la Galdiero ha, inoltre, annunciato un prossimo convegno per il 18 maggio sulle rinnovabili “per tentare – ha detto – di candidare la provincia di Benevento per il Sud nell’attuazione di una nuova strategia economica e una nuova politica energetica rivalorizzando la diga di Campolattaro.”
“Ritardi, scarsa attenzione e mal comprensione da parte della politica regionale e nazionale” sono stati denunciati dal sindaco di Benevento, Fausto Pepe, presente al convegno, nel corso del quale evidenziato che “nessuno si sta impegnando a coprire il gap tra i danni prodotti dall’alluvione e gli aiuti economici predisposti dal decreto di protezione civile e limitati solo alle somme urgenze”.
“L’alluvione che ha colpito Benevento e i 77 comuni de Sannio – ha spiegato il primo cittadino – è stato mal compreso. Sono stati erogati 39 milioni di euro di somma urgenza ancora non spesi a fronte di danni che ammontano a un miliardo e 250 milioni di euro.”
“Sappiamo – ha aggiunto – che sono stati promessi 30 milioni di euro per i comuni alluvionati nell’ambito del Patto per il Sud e che la prossima programmazione regionale ha previsto 300 milioni per il dissesto idrogeologico di tutta la Campania, non considerando che solo Benevento conta danni sul sistema idrogeologico di 280 milioni di euro.”
“C’è, dunque, scarsa attenzione – ha chiosato Pepe, che ha evidenziato anche quanto sia stata penalizzata la sua scelta, in qualità di sindaco, di ripulire la città dal fango in assenza di una legge nazionale, come invece è accaduto a Genova e in Veneto, che riconoscesse il fango come rifiuto solido urbano su cui il sindaco di una città ha competenza.”
Presente tra gli altri al convegno anche il segretario nazionale della Cgil, Fabrizio Solari, che ha posto l’accento sulla necessità di nuove regole a tutela dei lavoratori per garantire uno sviluppo che ponga al centro la dignità della persona.
Le dichiarazioni nel servizio video