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Sindacati

Fusione Gesesa e Alto Calore, il Direttivo Regionale Uiltec risponde a Bosco: “Basiti dalle sue dichiarazioni”

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“Restiamo basiti dalle dichiarazioni rilasciate, dal segretario generale aggiunto della Uil Av/Bn Fioravante Bosco. Il segretario ha dichiarato che la gestione dell’acqua non può che essere privata e quindi l’aggregazione tra Alto Calore e Gesesa deve necessariamente concretizzarsi in quanto è l’ unica strada per evitare la gara”. Sono le parole di Giancarlo Preziuso e Vito Guerriero, componenti del Direttivo Regionale Uiltec, in merito alla prossima riorganizzazione del servizio idrico nel Sannio e in Irpinia.

“Bisogna costruire – spiega la nota – una società che possa dare garanzie in termini economici e in termini di efficienza del servizio. Il segretario Bosco, conclude dicendo: ‘Non abbiamo bisogno di carrozzoni che la politica ha reso inservibili ma di una società snella, che dia assicurazione di poter gestire il servizio idrico senza scaricare sui cittadini il peso delle inefficienze e delle spese inutili agli utenti’. Siamo sbalorditi delle suddette parole in quanto non sono lineari con le considerazioni espresse dal segretario generale Av/Bn Luigi Simeone, il quale ha detto a chiare lettere, che prima di valutare l’operazione bisognerebbe avere una chiara visione del progetto che si intende presentare all’assemblea dei soci, e comunque andrebbero garantiti tre fattori principali: la pubblicità dell’acqua e della gestione, una tariffa che sia alla portata di tutti e la salvaguardia dei livelli occupazionali.

Sembra evidente – proseguono Preziuso e Vito Guerriero – che la legge regionale, riguardante il riordino del servizio idrico integrato in Campania, non contiene norme imperative ma in realtà lascia una certa libertà al consiglio distrettuale di organizzarsi sul territorio in sinergia con altri gestori trovando una giusta forma. Pertanto, non si intravede l’obbligo di aprire necessariamente la porta al privato anche perché è stato fatto un referendum, sponsorizzato da tutte le organizzazioni sindacali dove milioni di italiani hanno espresso la chiara volontà di volere l’acqua pubblica e una gestione non lucrativa. Il segretario Fioravante Bosco, si permette addirittura di offendere l’azienda Alto Calore paragonandola ad un carrozzone politico incapace di offrire un servizio dignitoso agli utenti, ledendo l’immagine di ACS e mettendo in dubbio le professionalità interne.

Vorremmo ricordare, infine, al segretario aggiunto Bosco – aggiunge il direttivo Uiltec -, che la Uil Av/Bn nasce su uno spirito collaborativo e sul rispetto reciproco dei due territori senza alcuna forma di campanilismo, la Uil è il sindacato della gente che ha, come unico obbiettivo, quello di lavorare per il bene comune e non c’è spazio per le partite personali. Come affermato dal segretario nazionale Paolo Pirani, nel recente direttivo regionale, il sindacato si fa nelle aziende. I segretari generali aggiunti devono fare la politica generale, non entrare a gamba tesa così specificatamente in una contesa aziendale. La Gesesa è una grande opportunità per l’Alto Calore Servizi, un’eventuale aggregazione tra le due società non potrà essere che un miglioramento sia per ACS che per Gesesa, il confronto tra due realtà simili che operano in territori diversi non potrà essere che costruttivo per tutti, considerato che in Gesesa ci sono valide professionalità.

Quello che non ci convince – precisa la nota – e che l’operazione è iniziata in sordina, e che l’ingresso del privato non garantirebbe affatto un buon servizio, una giusta tariffa e i livelli occupazionali. Siamo orgogliosi di appartenere a questo sindacato e prendiamo le distanze da simili dichiarazioni che danneggiano l’immagine della UIL e ostacolano il cambiamento della linea sindacale che doveva eliminare le vecchie mentalità di fare il sindacato che hanno portato avanti meccanismi malati ed hanno allontanato i lavoratori dal sindacato. Evidentemente c’è ancora molto da lavorare”.

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