CRONACA
Carcere di Benevento, devono incontrare la direttrice ma scoppia la rissa tra detenute: ferita un’agente

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Rissa tra detenute al carcere di Benevento. E’ quanto annuncia in una nota alla stampa la segreteria del sindacato SiNaPPe. Secondo quanto si apprende, il grave episodio è accaduto nella giornata di ieri nel Reparto femminile della casa circondariale di Capodimonte.
Cinque recluse, approfittando dell’unico momento di aggregazione per l’incontro con il direttore presso la sala socialità, – scrive la sigla – non hanno esitato a mettere in atto una vera e propria rissa che è stata sedata solo grazie al deciso e risolutivo intervento del comandante del Reparto presente sul luogo per il programmato incontro e dell’assistente capo, addetta alla vigilanza ed osservazione della Sezione.
A rendere ancor più grave l’episodio – spiega il comunicato – la resistenza attiva messa in atto dalle detenute protagoniste della rissa nei confronti dell’assistente capo intervenuta per sedare la lite, tant’è che la stessa è stata, poi, accompagnata presso il nosocomio cittadino avendo riportato lesioni per l’aggressione subita.
“Episodi di questo genere, che mettono in serio pericolo l’incolumità degli operatori e che evidenziano l’intolleranza dei detenuti alle regole penitenziarie, anche al cospetto di figure apicali quali il Comandante del Reparto, – scrivono dal SiNaPPe – confermano che forse qualcosa non funziona.
Piena e completa solidarietà alla collega coinvolta dall’aggressione, – esprime il sindacato – ponendo però una forte critica al regime di sorveglianza dinamica che, nonostante le previsioni, è divenuto un sistema che apre le celle per tutto il giorno e lascia che i detenuti, indistintamente, stiano insieme per tutto il giorno a non fare nulla. Un sistema che non fa altro che fomentare la formazione di fazioni che si contrappongono e che si dichiarano guerra, anche per ragioni spesso futili, ma che finiscono col creare tensioni e condizioni lavorative inaccettabili.
Ne è dimostrazione il fatto che gli episodi di aggressione verso i nostri colleghi sono all’ordine del giorno e le intemperanze dei detenuti sono diventati insopportabili per i poliziotti che vi operano. E’ da tempo – conclude la nota – che il Si.N.A.P.Pe chiede una rivisitazione dei livelli minimi di sicurezza per il personale impegnato in prima linea, stanco di subire continue aggressioni”.