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Appello delle Acli Sannite in difesa dei Patronati: “Basta tagli ai servizi per i cittadini”
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Le Acli Sannite con il Patronato ACLI Benevento condividono e lanciano un nuovo appello per ricordare che l1.183.413 firme sono state già dimenticate. La Legge di Stabilità 2016 – si legge in una nota – taglia il welfare e mette a rischio l’accesso gratuito alla tutela previdenziale e socio assistenziale per i cittadini e migliaia di posti di lavoro degli operatori dei Patronati.
Tagliare strutturalmente il Fondo Patronati vuol dire far pagare ai lavoratori dipendenti una nuova tassa nascosta e determinare una riduzione sostanziale di un servizio gratuito e prezioso per i cittadini e i lavoratori. Dimenticare che 1.182.413 cittadini, meno di un anno fa, hanno detto “No ai tagli al fondo dei Patronati”, chiedendo al Governo e al Parlamento di non tagliare i servizi gratuiti per la tutela dei propri diritti.
Ai 35 milioni di tagli strutturali stabiliti lo scorso anno, nella proposta di legge di Stabilità 2016, il Governo intende aggiungere ulteriori tagli pari a 48 milioni di euro al Fondo dei Patronati, per un totale annuo pari a 83 milioni, dal 2015 in poi. Il risultato è chiaro e immediato: meno servizi per le persone, più persone senza assistenza gratuita, più persone che perderanno il lavoro.
“Dopo il taglio 2015 ci doveva essere la riforma del sistema – sottolinea Filiberto Parente, Presidente provinciale Acli Benevento – abbiamo ascoltato molte promesse pubbliche a sostegno, siamo in attesa dell’emanazione di una serie di decreti attuativi volti a dare stabilità e prospettiva, che ad oggi non sono strumenti utilizzabili”.
La novità 2016? Un nuovo taglio strutturale sulla pelle dei servizi ai cittadini. E dunque un’ulteriore quota dei contributi previdenziali che i lavoratori versano sarà distratta, intascata dalla Stato e propagandata invece come un suo “efficientamento” mentre nei fatti cambia la finalità del contributo e diventa una nuova tassa nascosta per i lavoratori.
“Il nuovo taglio al fondo dei patronati è razionalmente ingiustificato e inaccettabile, farà spendere di più e non di meno” “per questo, nell’interesse dello Stato, chiediamo la cancellazione della normativa in esame al Parlamento”.
Dopo un anno siamo di nuovo punto e a capo. Ha ribadito il presidente regionale del Patronato ACLI Michele Zannini: “Lo stesso servizio tecnico di Camera e Senato, nel dossier della legge di Stabilità, in data 2 novembre, sottolinea come nella discussione parlamentare della norma in esame “andrebbe comunque attentamente ponderata la effettiva praticabilità di ulteriori riduzioni degli stanziamenti” per i patronati “alla luce dei ripetuti interventi già operati in precedenza sul medesimo stanziamento”.
Qualcuno dunque al Parlamento che sappia ancora capire che certi sedicenti risparmi a vantaggio di qualcuno si tramutano in reali costi e disagi per tutti gli altri c’è: speriamo che il discernimento prevalga”.