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Giù il cappello dall’Arco di Traiano: una settimana fa la lettera dell’Archeo Club al ministro Franceschini

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“Una settimana fa il presidente dell’Archeo Club di Benevento, professore Michele Benvenuto, ha inviato al ministro dei Beni culturali una lettera di protesta per il protrarsi del “cappello” sull’Arco di Traiano. Non ha ricevuto risposta diretta, come da prassi consolidata (e sprezzante) del potere verso i cittadini.
Tuttavia si è compiuto il miracolo. Passato il nubifragio, abbiamo visto finalmente il “cappello” depositato ai piedi del monumento in attesa di definitiva rimozione assieme alle altre strutture metalliche. In nome di tutti i beneventani, all’Archeo Club non resta che gioire per aver contribuito con la sua sollecitazione a risolvere il problema”.
“La città di Benevento – si legge nella lettera inviata al ministro Franceschini – ospita uno dei più bei monumenti dell’antica romanità: l’Arco di Traiano, monumento insigne di rilevanza mondiale, che da un decennio a questa parte è stato sottoposto, per ben due volte, a lavori di restauro e di impermeabilizzazione del tetto che si prolungano sine die forse per non lasciare il tempo ad una non escludibile terza volta.
Da ben due anni il monumento è sovrastato da una orribile tettoia che ne snatura il valore, con una intelaiatura metallica assolutamente fuor di luogo, forse per evitare alle maestranze colpi di sole ed esposizione alle intemperie, per cui la loro presenza è, naturalmente, a dir poco per bontà d’animo, sporadica. D’altronde, è notorio che esistono in commercio materiali in grado di assicurare il massimo della protezione in un arco di tempo, (è il caso di dirlo) breve e circoscritto.
L’Archeo Club desidera sapere, in nome della trasparenza, che alla cittadinanza venga data risposta alle seguenti domande: la soluzione dell’ombrello protettivo è definitiva o temporanea, ed in questo caso, quanti anni o decenni saranno necessari perchè l’ Arco sia restituito alla fruizione ottimale della cittadinanza? A quanto ammonta il costo giornaliero della deprecabile impalcatura utilizzata in queste operazioni di restauro gravando sulla economia dello Stato; quanto ne occorrerà ancora per riconsegnare alla cultura, al turismo, ai beneventani questo gioiello dell’Arte?”.