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Valle Caudina

Airola, consiglio aperto sugli immigrati. Il sindaco: “No a strumentalizzazioni politiche. Intensificheremo vigilanza”

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“Sarà intensificato il servizio di vigilanza sul territorio di Airola da parte dei carabinieri e dei vigili urbani quando ci sarà il flusso degli immigrati”. E’ quanto comunicato alla cittadinanza dal sindaco di Airola, Michele Napoletano, nel corso del consiglio comunale aperto di ieri pomeriggio convocato sia in seguito alla richiesta del Movimento Cinquestelle, che nelle scorse settimane ha raccolto oltre 400 firme per avere chiarimenti sull’arrivo di 15 immigrati richiedenti asilo politico provenienti dal Bangladesh, sia in seguito alla notifica da parte della Prefettura di Benevento della necessità di accogliere i profughi.

Gli immigrati saranno allocati in due strutture del centro storico cittadino, l’ex scuola elementare (Palazzo Cerni) di San Donato, ancora in fase di ristrutturazione e adiacente a una scuola dell’infanzia, e una struttura privata di via Forestieri, che saranno “rami” del Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo Damasco Sei gestito dal Consorzio Maleventum di Sant’Agata de’Goti, che attualmente gestisce otto centri d’accoglienza nel Sannio per conto della Prefettura di Benevento e che riceverà per ogni immigrato circa 32 euro al giorno.

Nel corso dell’assise, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, Napoletano ha messo in evidenza l’azione di mediazione svolta in prima persona presso l’ufficio territoriale del Governo, la direzione regionale dei Carabinieri e il comando provinciale dell’Arma per ridurre il numero degli immigrati da accogliere sul territorio airolano che inizialmente, secondo le indicazioni del Prefetto di Benevento, dovevano essere trentacinque.

“Grazie al dialogo istituzionale – ha precisato il primo cittadino Napoletano, che ha invitato ad evitare strumentalizzazioni politiche della questione, sottolineando che si tratta di un’emergenza nazionale per la quale tutti sono chiamati a fare la propria parte – abbiamo avuto garanzie dal comandante provinciale dei carabinieri Vasaturo, che nella giornata di martedì scorso si è recato ad Airola, anche sulla messa a disposizione di un’altra unità degli operatori dell’Arma.”

Nodo ancora da sciogliere è quello relativo all’organizzazione del lavoro di controllo e di vigilanza da parte dei vigili urbani che mancano da tempo di un comandante. Per questo il Movimento Cinquestelle, di cui si è fatto portavoce Pasquale Maglione, ha chiesto l’immediato avvio della procedura per bandire il concorso per la guida del comando, ma ha anche invocato chiarezza al primo cittadino sulle azioni che verranno messe in campo per avviare il processo di integrazione dei richiedenti asilo e sulla società che andrà a gestire il centro di accoglienza, che secondo la documentazione presentata da Maglione, nel 2014 si sarebbe aggiudicato il servizio per affidamento diretto e non per gara d’appalto.

Rimangono, perciò, molti dubbi sul criterio di assegnazione degli immigrati ai territori, su cui in base alla legislazione nazionale i sindaci hanno scarso, se non nullo, potere decisionale di intervento e che rappresenta per i cittadini un elemento di preoccupazione. Ad avanzare richieste in questo senso è stato il senatore Mino Izzo, intervenuto durante l’incontro: “Dobbiamo sapere – ha detto – se i migranti vengono assegnati in base al numero degli abitanti o in base alle strutture che l’ente gestore e affidatario del servizio di accoglienza ha nelle proprie disponibilità.”

Sono stati, inoltre, molti gli airolani ieri sera a esternare durante il consiglio comunale aperto di Palazzo Montevergine il timore che “dietro tutta questa operazione ci sia un forte interesse economico piuttosto che la spinta alla solidarietà e all’accoglienza.”

Se fosse per il primo criterio, e cioè allocare sui territori un numero di immigrati che rispetti l’1% dei residenti, “Airola – ha evidenziato il consigliere di maggioranza Maltese – ha già raggiunto la soglia di accoglienza, visto che ci sono ben oltre 160 immigrati regolari, molti dei quali integrati e con un lavoro, sul nostro territorio, a dimostrazione del fatto che quella di Airola è una comunità abituata all’altro da sé, all’ospitalità e alla solidarietà.” (Angelamaria Diodato)

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