fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Cittadini

Gay Pride, la risposta alla lettera del cittadino: “Rispetto e dialogo partono dal diritto di esprimere le proprie idee”

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino, Arturo Mariano Iannace, in risposta alla missiva inviata qualche giorno fa da un altro beneventano, Vincenzo Izzo, che attaccava il sindaco Pepe sulla decisione di patrocinare e sovvenzionare il Campania Benevento Pride. Di seguito il testo.

“Egregio Sig. Izzo,
Scrivo questa lettera in risposta a quanto da lei fatto pubblicare su ntr24, come lettera al sindaco Pepe sulla questione del Campania Pride. Perché rispondere a quella lettera, innanzitutto? Certo non perché pretendo di prendere il posto del sindaco da lei chiamato in causa ma, più semplicemente, perché ciò che è stato scritto riguarda tutta la cittadinanza. Per quale motivo, qualcuno potrebbe chiedere?

Perché la lettera da lei scritta è espressione del pensiero di diversi concittadini, non di un solo individuo, ed in quanto tale, le posizioni in essa espressa debbono essere affrontate di petto, anche da altri cittadini. Perché tali posizioni trasudano una fondamentale incomprensione del senso vero e genuino della laicità dello Stato (e, di riflesso, di tutte le istituzioni, a qualunque livello), ed una grave mancanza di senso civico, e di cittadinanza democratica e liberale.

Come è possibile accusare pubblicamente, come fa lei, il sindaco di trasformare “il peccato in legalità”? L’assurdità di questa affermazione è evidente: peccato non è sinonimo (fortunatamente) di reato. Ciò che è peccato per un cristiano non necessariamente è reato per lo Stato. Le due cose sono distinte, ed è un principio giuridico fondamentale che (sempre fortunatamente) ha preso il posto di una equiparazione tra peccato e reato che fin troppo a lungo ha inflitto indicibili sofferenze e dolori a milioni di individui. Dalla sua lettera traspare il paradosso di una tolleranza intollerante.

Cito testualmente: “Appoggio il fatto che non si può dire no a chi desidera manifestare la sua opinione o il suo orientamento sessuale, politico o religioso ma siamo passati dalla fase della tolleranza a quella dell’appoggio.”

Quindi, secondo lei, si può manifestare oppure no? E se sì, allora debbono poterlo fare tutti, al di là dell’opinione che può avere lei, o me, o chiunque altro. Lei afferma che tutti vanno rispettati, tanto Dio li giudicherà se impenitenti. Sorvolerò sull’argomento propriamente teologico per soffermarmi sul (ben più grave) problema di logica: perché c’è una grave mancanza di logica nelle sue affermazioni.

Lei si sentirebbe rispettato se le dicessi che non può esprimersi liberamente in pubblico perché così influenzerebbe i miei figli? O che in ogni caso se non cambia stile di vita o, peggio, i suoi sentimenti, lei finirà all’inferno? Perché di questo stiamo parlando: di sentimenti umani.

E come lei li può esprimere liberamente, da cittadino di questo Stato e di questa città, così altri hanno lo stesso, identico, diritto. Non vorrei mai che i miei futuri figli un giorno venissero influenzati vedendo processioni religiose in giro per la città. Questo mi può mai autorizzare a chiedere recisamente all’autorità cittadina di proibire le processioni religiose? Direi di no.

Lei osa minacciare velatamente il sindaco di una città perché si è “permesso” di lasciare ai cittadini la libertà (fondamentale e fondante di ogni regime liberale) di manifestare la loro posizione. Questo, mi permetta, non è un comportamento da cittadino.

Un cittadino si confronta con le posizioni opposte alle sue, in maniera costruttiva, e non innalzando barriere, ponendo ostacoli, protestando e accusando perché ad altri è concesso lo stesso diritto che lei stesso ha esercitato scrivendo la sua lettera (insieme ad altri che la pensano come lei, sfilando nella contro-manifestazione tenutasi in città).

Ricordandosi che rispetto e dialogo costruttivo partono dal riconoscere la legittimità del diritto di ognuno di esprimere le proprie idee (e si, anche i propri sentimenti) in privato come in pubblico, senza paure indegne di un Paese (e di una città) dalla così nobile Storia e tradizione politica.

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

redazione 10 mesi fa

Razzano (Pd): ‘Ieri una piazza bella e necessaria. Insieme verso il Pride 2025 a Benevento’

redazione 2 anni fa

A Benevento un AperiPride per socializzare e discutere di diritti della comunità LGBT+

redazione 4 anni fa

Unione degli Studenti, aperitivo “Pride” per dire no alle discriminazioni

redazione 4 anni fa

Dal Sannio appello alle senatrici del territorio per il voto al ddl Zan

Dall'autore

redazione 14 ore fa

Primo Maggio: Acli, appello alla dignità del lavoro e alla giustizia sociale

redazione 19 ore fa

Verso la gestione ordinaria dell’Ente Geopaleontologico di Pietraroja. Ciaburri (FdI) soddisfatto: ‘Il 22 maggio l’approvazione dello Statuto definitivo’

redazione 21 ore fa

Wg flash 24 dell’1 maggio 2025

redazione 21 ore fa

Da maggio ad ottobre: tutti i concerti in programma a Benevento e nel Sannio

Primo piano

redazione 14 ore fa

Primo Maggio: Acli, appello alla dignità del lavoro e alla giustizia sociale

redazione 21 ore fa

Wg flash 24 dell’1 maggio 2025

redazione 21 ore fa

Da maggio ad ottobre: tutti i concerti in programma a Benevento e nel Sannio

redazione 1 giorno fa

Variante al progetto di riqualificazione per il campo Mellusi: il padel sostituito da tendostruttura con gonfiabili e sala giochi

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content