Fortore
Piccoli Comuni, entro il 31 dicembre 2015 l’unione: lo comunica il membro fortorino dell’ANPCI, Zaccaria Spina

Ascolta la lettura dell'articolo
Slitta al 31 dicembre 2015 il termine ultimo per i Comuni fino a 5 mila abitanti, o fino a 3 mila se facenti parte delle comunità montane, di associarsi in entità istituzionali sovracomnuali. Lo fa sapere il sindaco di Ginestra degli Schiavoni, Zaccaria Spina, di ritorno da Roma dove, in qualità di componente del direttivo nazionale dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani, nei giorni scorsi ha partecipato alla riunione dell’ANPCI. Tra gli argomenti affrontati anche quello relativo alla scadenza della Centrale Unica di Committenza che è stata rinviata al primo settembre 2015.
“Stiamo affrontando ormai da tempo questi argomenti – ha affermato Spina – e prendiamo atto di queste ulteriori proroghe che confermano tutti i dubbi sollevati da tempo sulle previsioni normative così come concepite”. “I rinvii previsti dal così detto “Milleproroghe” – ha aggiunto – sicuramente fanno respirare la stragrande maggioranza dei comuni che sono interessati, ma servono ancora una volta a rinviare il problema che, invece, a mio avviso, andrebbe risolto definitivamente. Questo ulteriore tempo a disposizione deve essere utilizzato per migliorare la normativa affinché siano coniugate le esigenze di efficientamento e miglioramento dei servizi con la necessità di assicurare ulteriori risparmi”.
“Con il presidente nazionale del’ANPCI, Franca Biglio, e il vice presidente Arturo Manera abbiamo anche affrontato i temi caldi che riguardano la riforma della Pubblica Amministrazione a partire dalla nuova figura del Segretario Comunale all’interno dei Comuni e della necessità di uno snellimento e semplificazione di una serie di incombenze a carico dei Comuni”.
L’Associazione, che qualche mese aveva anche assunto posizioni sulla questione dell’IMU sui terreni agricoli, ha da tempo, inoltre, elaborato una serie di proposte che saranno oggetto di illustrazioni ed elaborazioni da parte di un sempre maggior numero di sindaci e amministrazioni interessate in considerazione del fatto che i comuni raggruppati, fino a 5.000 abitanti, sono la stragrande maggioranza dei comuni italiani.