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Titerno

Sagra dei tarallucci e vino a San Lorenzello per riscoprire e valorizzare le tipicità locali

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“Finire a tarallucci e vino” indica semplicemente un lieto fine essenziale ma pur sempre piacevole, probabilmente l’espressione è nata dall’usanza di terminare una diatriba trovando un accordo davanti ad un buon bicchiere di vino, amichevolmente condiviso con qualcosa che fosse facilmente reperibile.

E di reperibile, nel penultimo weekend di ottobre, a San Lorenzello, c’erano i prelibatissimi taralli, prodotto d’eccellenza del borgo titernino insieme alla ceramica, che hanno fatto bella mostra di sé per le stradine del caratteristico centro storico, nell’ambito della sagra ad essi dedicata e del vino locale, in concomitanza con l’abituale e consolidato appuntamento mensile del ‘MercAntico’ – fiera dell’Antiquariato.

Da Napoli in giù, volendo usare un’approssimazione, i taralli sono diffusi ormai ovunque ma nascono tra la Campania, la Puglia e la Calabria. Sulla storia e la loro origine ci sono più versioni e diverse ipotesi: banalmente una tra le più accreditate lascia intendere che i fornai, dopo la lavorazione delle forme di pane, si ritrovassero con avanzi di pasta troppo piccoli e disomogenei per essere reimpastati in un’altra forma, ma troppo preziosi per essere buttati. Bastava una piccola aggiunta di lardo, di sugna o di olio delle rinomate colline, un lavoro veloce tra le mani per formarne un piccolo rotolino e via in forno insieme al pane. Ne uscivano ciambelline croccanti e dorate, un po’ più saporite del pane ma dal gusto semplice e conservabili a lungo.

Con maestria e da un’antica tradizione panettiera, i biscottifici, tramandati da padre in figlio, realizzano una vasta gamma di prodotti lavorati con metodi artigianali, rigorosamente controllati; una vasta gamma di prodotti d’alta qualità, snack rustici e linee dolciarie, rielaborate con cura e passione, pur mantenendo forti i caratteri della tradizione Laurentina: taralli classici (m’scott, nel gergo locale), al peperoncino, al finocchietto, allo zucchero, integrali, con l’olio extravergine di oliva, semplici e grissini, per l’insalata con i pomodorini…i biscottifici di San Lorenzello deliziano anche i palati più esigenti, con il sapore e l’aroma genuino che ben si sposano nella dieta Mediterranea.

Ai tanti visitatori, tra i quali il Prefetto di Benevento, Paola Galeone, non è passato inosservato il ‘tarallo più grande in assoluto’, protagonista della due giorni ed attrazione per i bambini in corsa all’ultimo scatto. I taralli giganti, di 130 e 160 cm di diametro  sono stati realizzati dai fratelli Ricci, del Biscottificio ‘Monterbano’, azienda che lega il suo nome al sovrastante monte, da cui parte la storia di questo leggendario borgo e di cui, proprio in questo anno, ricorre il 1150° anniversario della fondazione.

“Non solo «vini tarallucci e vivande» ma anche «vicende e vedute», ovvero arti culinarie insieme a cultura, tradizione, arte, storia, costume. Questo è lo spirito con cui vanno interpretate le sagre per non ridurle solo a vetrine promozionali, ma che siano veicolo per la promozione dei prodotti tipici avvicinare i nostri giovani a queste iniziative utili per la comprensione, l’apprezzamento e la salvaguardia delle proprie radici e dell’enogastronomia locale. Un plauso va ai ragazzi della Pro Loco Laurentina ed il Forum dei Giovani per l’impegno profuso nell’organizzazione”, ha affermato Ernesto Ricci, del Biscottificio Monterbano.

Preservare e valorizzare le tipicità del prodotto locale appare oggi una sfida non solo per l’impresa che lo propone, ma per l’identità della comunità storica che lo ha elaborato. Di fronte alla globalizzazione dei mercati, alla omogeneizzazione delle preferenze e alla standardizzazione dei prodotti, sembra quasi poco attuale voler difendere le diversità produttive e cercare di andare a riscoprire la storia che lega il prodotto con il suo territorio.

Una sfida che potrà essere affrontata con efficienza ed efficacia coinvolgendo la comunità locale, stimolando i giovani ed unendo competenze, professionalità con le risorse disponibili, attraverso la tradizione e l’innovazione, per favorire lo sviluppo rurale.

L’esposizione delle treccine ‘XL’ e delle prelibatezze tipiche Laurentine, proseguirà il 29 e 30 Novembre in occasione della festa del vino Novello.

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