Sindacati
La Cgil Benevento in piazza per spiegare il Jobs Act e lanciare un messaggio su diritti e tutele

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La CGIL di Benevento scende in piazza, a partire da domani, per spiegare ai lavoratori, ai cittadini, ai pensionati, ai giovani, così come pensato, cosa prevede allo stato attuale il JOBS ACT.
“Il sindacato – si legge in una nota – distribuirà gratuitamente una piantina, la piantina dei diritti e delle tutele, per lanciare un messaggio, i diritti e le tutele vanno estesi e non cancellati.
Al Governo Renzi – aggiunge il segretario generale Rosita Galdiero – vorremmo dire che, alimentando uno scontro sociale tra vecchi e giovani, non si risolve il problema della precarietà e del lavoro nel nostro Paese.
Quei giovani, sono figli di chi ha sostenuto a caro prezzo le battaglie per portare nei luoghi di lavoro l’uguaglianza, la dignità, la libertà di pensiero e di espressione.
Lo Statuto dei lavoratori – continua – ha portato la Costituzione in tutti i luoghi di lavoro, consentendo ai lavoratori di non essere continuamente sotto ricatto, di espletare nella funzione di individui, perché i lavoratori, prima di tutto son individui, la propria dignità e la propria libertà. Lavoro vuol dire, per noi, libertà dal bisogno, dignità e riscatto.
Al Presidente del Consiglio – prosegue la sindacalista – vorremmo dire che tre anni di prova per un giovane che oggi va al lavoro sono troppi, che la causale cancellata nei contratti a termine e in quelli di somministrazione precarizzano il mercato del lavoro e non lo stabilizzano.
Dopo la Riforma della Fornero sull’articolo 18, non ci sembra che in Italia siano arrivate flotte di gruppi industriali, che l’allungamento dell’età pensionabile, di fatto non permette il cambio generazionale, il turn over, allora se davvero si vuole dare speranza ai giovani, cancelliamo le 46 forme di contratto precario, rendiamo davvero universali gli ammortizzatori sociali, facciamo investimenti pubblici e rivediamo la norma sulle pensioni.
Se davvero si ha a cuore il destino delle nuove generazioni, – conclude la Galdiero – la risposta non può essere, ancora una volta togliere diritti e tutele a chi ce l’ha per non darle, di fatto, a nessuno. Questa logica, negli ultimi venti anni non ha prodotto alcun risultato, cambiamo verso per davvero, parliamo di diritti e tutele e della loro estensione”.