POLITICA
Verso la rottura con Forza Italia, Mastella: “Trattato come un ospite indesiderato”

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Non l’ha presa bene la sua mancata riconferma al Parlamento Europeo. Anzi, Clemente Mastella si definisce seriamente “incazzato”. L’occasione per sfogarsi è un’intervista pubblicata da La Repubblica, nella quale l’ex Guardasigilli precisa: “Non è per il fatto che per la prima volta ho mancato un’elezione. Anche perché in Parlamento ci stavo dal 1976, avevo 28 anni”.
Ex ministro, ex leader di partito, ed oggi anche ex europarlamentare, Mastella non ci sta a rimpinguare in silenzio le fila degli illustri trombati della politica e se la prende per la sua mancata elezione contro i ras del partito: “Mi hanno tenuto – dice – con le mani legate e mi hanno bastonato. Mi hanno trattato da ospite indesiderato in Forza Italia” E ammette: “Bastava dirlo e non mi sarei candidato”.
Mastella si scaglia contro Forza Italia e un partito che secondo lui non esiste più: “E’ un partito che non c’è. Esistono solo blocchi di potere. L’anno prossimo, alle regionali in Campania, che faranno? Verranno a cercarmi per avere una mano? O chiederanno un aiuto alla Matera? No, per essere chiari: a Benevento città l’Ncd della De Girolamo, che aveva coperto i muri con manifesti col suo volto, prende 800 voti, io 3.500, quattro volte di più. Su 5 mila voti di Fi, i due terzi sono i miei. Senza di me e Rivellini il partito in Campania scende sotto il 15, a Benevento sotto il 12”.
Su Berlusconi poi l’ex ministro racconta: “Mi ha chiamato due giorni fa come si chiama il parente di un defunto, erano quasi condoglianze. Ma – tiene a precisare – non ce l’ho con lui, sia chiaro. Era in condizioni- continua – di oggettiva difficoltà. Il fatto – ammette – è che gli è sfuggito di mano il partito”.
E ora che farà, l’ex ministro? Intanto fa il nonno, dice, ma non smette di fare politica. “Mi sia consentita poi una battuta luciferina”, dice, maligno: “I leader sono tutti fuori dal Parlamento. Renzi fuori, Grillo fuori, Berlusconi fuori. E anche Clemente Mastella può fare politica senza essere onorevole”.
E.F.