CRONACA
Rapine in casa a Cerreto Sannita, Melizzano e Solopaca: arrestato un 24enne serbo

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E’ accusato di rapina pluriaggravata, sequestro di persona, detenzione illegale di armi, lesioni personali e violazioni di domicilio. Sono questi i reati contestati a Lazic Srdjan, pluripregiudicato serbo, soprannominato “Sergio”, arrestato nella tarda serata di ieri in un campo nomadi di Secondigliano.
I carabinieri del Comando Provinciale di Benevento lo ritengono responsabile, insieme con altri complici, delle rapine a mano armata consumate nelle ultime settimane a Cerreto Sannita, Melizzano e Solopaca.
Le indagini svolte con grande perizia e tempestività hanno permesso, quale primo e importante risultato operativo, in fase di ulteriore e completo sviluppo, di identificare il rapinatore che, nonostante la giovanissima età, vanta un “curriculum” criminale di tutto rispetto.
LE RAPINE – Il modus operandi della banda è sempre stato lo stesso: giungevano con un veicolo all’imbrunire nei pressi delle abitazione da colpire e, accertata la presenza di qualcuno all’interno, bussavano alla porta o avvicinavano la vittima con la banale scusa di una indicazione stradale. Mentre fornivano le informazioni, i cittadini presi di mira venivano immobilizzati, aggrediti e rapinati di gioielli ed oro; in un caso la vittima è stata legata ad una sedia con fascette e cavi elettrici per impedire di muoversi o chiedere aiuto.
In un altro caso, per intimorire la vittima, hanno anche estratto una pistola. In una delle aggressioni una vittima ha riportato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. Subito dopo i rapinatori si sono dileguati con potenti auto, quasi sempre di provenienza illecita, mostrando una straordinaria conoscenza del territorio.
LE INDAGINI – I militari, grazie ad un certosino lavoro, hanno ricostruito tutti gli episodi delittuosi. Le indagini si sono subito mostrate particolarmente difficili e laboriose in considerazione delle difficoltà del rintraccio del 24enne serbo, che è stato localizzato e catturato dopo numerosi servizi di osservazione in un campo nomadi della periferia di Napoli. Il giovane era sprovvisto di documenti, proprio per eludere le investigazioni e il rintraccio. Inoltre, risulta essere stato fotosegnalato diverse volte con generalità sempre diverse.
L’OPERAZIONE – Nella tarda serata di ieri i militari della Compagnia di Cerreto Sannita, coadiuvati dai colleghi di Napoli, hanno circondato con numerosi uomini e mezzi il campo nomadi di Secondigliano e lo hanno trovato in una baracca.
Accompagnato a Cerreto Sannita, i militari hanno notificato un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dal Sostituto Procuratore, Giovanni Tartaglia Polcini, che coordina le complesse ed articolate attività d’indagini.
Al momento le indagini sono solo all’inizio: i militari stanno eseguendo investigazioni per individuare e catturare anche gli altri complici. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.