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“MIRIAM”
MIRIA'M è un elogio alla semplicità. Incastro tra narrazione e poesia che con pochi, sentiti elementi, si fa teatro. È il racconto universale della nascita e della morte, di una maternità profondamente laica che pure si riconosce nei nomi e nei luoghi di una fede nata senza il sospetto del proselitismo.Ascolta la lettura dell'articolo
“MIRIAM”
Reading per corpi, voce e violoncello
SABATO 5 APRILE h 20:30
DOMENICA 6 APRILE h 18:30
Uno spettacolo di MANOVALANZA
Testi liberamente tratti da Erri De Luca, Alda Merini, Pablo Neruda, Mariangela Gualtieri
Adattamento drammaturgico di Adriana Follieri
Regia Adriana Follieri
Musiche originali Pasquale Termini
Con Fiorenzo Madonna
Voce Adriana Follieri
Violoncello Pasquale Termini
Disegno luci Davide Scognamiglio
MIRIA’M è un elogio alla semplicità. Incastro tra narrazione e poesia che con pochi, sentiti elementi, si fa teatro. È il racconto universale della nascita e della morte, di una maternità profondamente laica che pure si riconosce nei nomi e nei luoghi di una fede nata senza il sospetto del proselitismo.
Storia di un Cristo nella pancia di sua madre, racconto intenso di nove mesi di paura, solitudine, incomprensione, stelle guida e stupore di fronte all’inatteso.
La scena è quasi vuota, solo un luogo da riempire con voce accompagnata, presa per mano, da note, ritmo e melodia di viaggio, e poi tratti di pennello dipinti da corpi in stati tragici e incantevoli, che mostrano agli occhi i luoghi impossibili di una storia possibile.
“Io amo la vita / Perché se morissi
Non sopporterei il pianto di mia madre.