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CRONACA

Frasso Telesino: arsenale da guerra tra gli indumenti dell’armadio. Arrestati due pastori

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Nascondevano nell’armadio di casa un vero e proprio arsenale da guerra con fucili, pugnali, sciabole e pistole. Possedendo illecitamente addirittura armi in uso alle forze armate sovietiche e svizzere. Per questa ragione due pastori di Frasso Telesino, il 55enne Raffaele Matera e il figlio 22enne Osvaldo, sono stati tratti in arresto nella notte dai carabinieri della locale stazione. Il reato contestato è illecita detenzione di armi e munizioni da guerra.

I militari sono giunti ai due partendo da una denuncia-querela per minaccia aggravata presentata nel pomeriggio di ieri da parte di un altro pastore del centro sannita, il quale ha riferito alle forze dell’ordine di una patita minaccia da parte di uno degli arrestati per questioni legate al pascolo dei propri greggi.

Nella circostanza l’aggressore, con l’obiettivo di intimorire la vittima, ha esploso anche tre colpi di pistola in aria. Dopo aver svolto le indagini preliminari, i carabinieri si sono recati nell’abitazione dei Matera e hanno effettuato una perquisizione domiciliare. Lì è giunta la sorpresa: in una stanza all’ultimo piano della casa, le armi erano nascoste all’interno di un armadio sotto ad un cumulo di indumenti.

L’arsenale sequestrato è costituito da: quattro fucili completi di matricola di cui due cal. 7,5 appartenuti alle Forze Armate svizzere; due fucili cal.22; due pistole di cui una cal. 9 mm marca Makarov di produzione russa ed in uso a varie forze armate, utilizzata per minacciare il denunciante, e l’altra Smith e Wesson tipo scacciacani privo di tappo rosso; pugnali, sciabole e oltre 600 munizioni molto da guerra divise tra cartucce calibro 22, 9, 7,65 e 7,5.

Rinvenuto anche un fucile doppietta, l’unico regolarmente denunciato dal 55enne Raffaele Matera. Tutte le armi sono apparse ai militari in perfette condizioni. Gli ulteriori accertamenti condotti hanno consentito di acclarare preliminarmente che le armi di provenienza elvetica erano state portate illegalmente in Italia alcuni anni fa da parte dei due arrestati. Mentre per la pistola di fabbricazione russa, sono ancora in corso indagini per stabilire la provenienza trattandosi di arma in uso a forze armate dell’Europa dell’Est, reperita sul mercato clandestino delle armi.

I pastori sono stati condotti in Caserma e, dopo le operazioni di fotosegnalamento di rito presso la Compagnia di Cerreto Sannita, sono stati tradotti presso il carcere di Benevento su disposizione del P.M. di turno presso la locale Procura della Repubblica, dott. Giovanni Tartaglia Polcini.

Tutte le armi sono state sequestrate per svolgere accurate indagini anche di natura tecnica.

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