POLITICA
PD, D’Agostino: “Ecco i motivi del mio voto contrario all’elezione della direzione provinciale”

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Il Coordinatore del Circolo PD di Colle Sannita, Gianfranco D’Agostino, in un comunicato stampa chiarisce le motivazioni del suo voto contrario in occasione dell’elezione della Direzione Provinciale del partito. Di seguito il contenuto della nota stampa.
“Sono rimasto davvero colpito per l’attenzione che Antonio Iesce, componente dell’Assemblea nazionale, senza arte né parte, ha voluto dedicare al mio piccolo e quasi isolato voto contrario nella elezione della Direzione Provinciale.
Mi sarei, invece, aspettato una riflessione seria sul voto, visto e considerato che tra i 51 su 100 voti favorevoli vi erano diverse mani alzate di persone che non facevano parte dell’Assemblea provinciale, organo quest’ultimo deputato alla elezione dei componenti alla Direzione provinciale. Ridicola e fantasiosa è, poi, la tesi, letta su qualche giornale, secondo la quale l’elezione della Direzione sarebbe in ogni caso valida in quanto l’Assemblea si teneva in seconda convocazione.
L’unità, anche con spunti e posizioni critiche, è una gran bella cosa ed una ricchezza per il Partito al contrario dell’unanimismo che è la tomba del dibattito, del confronto, della democrazia.
Le primarie dell’8 dicembre 2013 con la straordinaria partecipazione di circa 3 milioni di cittadini, che hanno visto la netta vittoria del compagno Matteo Renzi, di cui sono stato e sono convinto sostenitore, ci hanno consegnato una importante lezione: il cambiamento radicale sia delle classi dirigenti sia soprattutto della proposta politica. Passare senza indugio dalle parole ai fatti. Mettere al centro dell’azione politica la risoluzione dei numerosi problemi e dei gravi bisogni dei cittadini per dare al nostro Paese una speranza per un futuro migliore.
E’ vero che in Direzione ci sono giovani seri e preparati ma è altrettanto vero che troviamo padre e figlio, suocero e nuora e tanti ex, ex, ex che invalidano lo spirito delle Primarie. Ecco il perché del mio “no”.
Per quanto mi riguarda non ho ormai più nulla da chiedere avendo avuto, a tempo debito, ruoli di massima responsabilità sia nel Partito, PSI prima e DS dopo, sia nelle Istituzioni, Consigliere ed Assessore comunale. Sono nell’età in cui si possono solo dare dei consigli se c’è qualcuno disposto a riceverli.
Ed è un umile consiglio che voglio dare a quel giovane rampante di cui sopra, anzi gli voglio ricordare un detto del mio paese:”è il padrone che mette al collo del cane la medaglietta”. Io non ho mai avuto padroni.”