CRONACA
Il degrado del centro storico: Calata Olivella in balia dei rifiuti e dei tossicodipendenti
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Ntr24 si occupa ancora di Calata Olivella, al rione Triggio. Dopo l’ennesima segnalazione dei residenti, le nostre telecamere sono tornate nel caratteristico vicolo nel centro storico del capoluogo per testimoniare lo stato di degrado in cui versa l’area.
I cittadini ormai stanchi di convivere con rifiuti, cattivo odore e tossicodipendenti sono esasperati e si sentono abbandonati dalle istituzioni.
Dalla nostra ultima visita, l’8 marzo scorso, poco o nulla è cambiato. Anzi lo stato di abbandono della zona è addirittura aumentato. All’ingresso di via Episcopio, a due passi dal Duomo cittadino, ci aspetta una vera e propria giungla di erbacce. Nascoste tra la vegetazione sedie di plastica e altri rifiuti. Ma è solo l’antipasto: il grosso del degrado è nascosto dietro la piccola curvata disegnata dal vicolo. Ad attenderci c’è il nuovo ritrovo dei tossicodipendenti sanniti con involucri di siringhe, aghi, fazzoletti sporchi di sangue e fiale sparsi ovunque.
Lo spettacolo è agghiacciante se si pensa che Calata Olivella si trova a due passi dall’Arco del Sacramento e dal Teatro Romano, due delle mete principali del turismo cittadino. Come se non bastasse il ricettacolo di siringhe, lungo la discesa trovano spazio rifiuti di ogni genere, buste di plastica e perfino una coperta. Immondizia lasciata a marcire in attesa di essere portata via. Ma l’originalità degli inzivados si sa non ha limiti: e così il vicolo all’occorrenza è anche latrina.
Anche la vicenda relativa ad un muro pericolante, posto all’inizio della discesa sul lato di via Episcopio, sembra essere stata gettata nel dimenticatoio. La crepa si è allargata ulteriormente destando preoccupazione tra i residenti.
Gli abitanti del rione Triggio ora chiedono risposte concrete alle istituzioni. “Non è possibile – ci racconta un cittadino – evitare di passare per una strada per paura di calpestare le siringhe. In questo modo ci costringono ad abbandonare il quartiere”.
E per chi minaccia di andare via c’è qualcuno che arriva. Passando all’Arco del Sacramento ci imbattiamo in un gruppo di turisti. La loro passeggiata nel quartiere medievale sarà sicuramente istruttiva, ma state attenti signori, guardate dove mettete i piedi!