CNA Benevento, dura replica dei componenti della presidenza a Catalano

“La nota stampa trasmessa ieri 6 settembre, dalla Confederazione Nazionale Artigianato di Benevento è uno degli esempi più significativi della ipocrisia del presidente Antonio Catalano”. A dichiararlo in un comunicato stampa Gerardo Bontiempo, Anna Maria Audi e Armando Ciardiello, componenti presidenza CNA Benevento.

“La CNA Benevento – scrivono – da anni dimostra di non essere capace di rappresentare veramente i bisogni degli associati e il ruolo degli artigiani in questa situazione di grave difficoltà economica; il potere di rappresentanza viene utilizzato non per assistere, ad esempio, gli autoriparatori tartassati da norme e regolamenti complicati, ma per assegnare incarichi nei GAL, nelle Società di Servizi o per la partecipazione a discutibili attività formative.

All’ultimo congresso del 2009 sostenemmo l’elezione del presidente Catalano che assicurava il rinnovamento degli uomini e dei metodi. Egli con alcuni documenti che nei prossimi giorni renderemo noti, denunciava alla Direzione Nazionale della CNA la situazione drammatica della nostra organizzazione provinciale esprimendo giudizi severissimi e stroncatori nei confronti di alcuni funzionari che oggi ipocritamente loda.

Alcuni mesi fa, stanchi di ricordare a Catalano i suoi impegni e di “predicare” la buona gestione, abbiamo dovuto attivare tutti gli strumenti che la democrazia interna ci consente affinchè si tenessero le riunioni di presidenza che non venivano convocate da quattro mesi, fossero redatti i bilanci consuntivi degli ultimi 4 anni mai approvati, si facesse chiarezza sulle nomine in diversi enti e sull’uso delle risorse che ammontano a circa trecentomila euro all’anno.

La nostra azione incalzante ha imposto alcune riunioni di presidenza con la redazione dei relativi verbali e ha costretto Catalano a ritirare l’adesione ad un corso di formazione per imprenditori agricoli, ma poi il presidente si è “chiuso a riccio”: non ha voluto convocare l’assemblea degli autoriparatori, non ha chiarito la gestione della Società di Servizi e la rappresentanza nel GAL TITERNO affidata alla CNA regionale che non esiste perchè commissariata. I Bilanci consuntivi 2009- 2010 – 2011 – 2012 sono incerti, confusi e contradditori (Crediti presunti verso Valisannio, Debiti reiterati verso Equitalia, costi esorbitanti per vertenze di lavoro, ecc). Su nostra segnalazione è stato corretto solo il debito verso ArtSannio e per questo abbiamo dovuto presentare apposito ricorso al Comitato Nazionale dei Garanti per iscrizioni contabili contorte e sbagliate.
Ai Garanti e alla Presidenza Nazionale abbiamo segnalato anche le modifiche statutarie operate illegittimamente in presidenza piuttosto che in assemblea, per designare nel Comitato Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio una persona che non ha i requisiti per la rappresentatività della CNA. Nomina inopportuna anche in relazione al Codice Etico, trattandosi della promessa moglie del presidente Catalano.

Con la nota stampa di ieri si sostiene che la Direzione avrebbe approvato bilanci e regole congressuali, senza segnalare i nostri rilievi e le contestazioni. Si tratta infatti di un organismo che non si è mai formalmente riunito in 4 anni dal congresso ed al quale sono stati invitati ex dirigenti CNA notoriamente transitati ad altre organizzazioni, ex artigiani che da tempo non svolgono più l’attività e addirittura lavoratori dipendenti di enti pubblici.

Anche questi elementi sono stati segnalati con un terzo ricorso al Collegio dei Garanti che da Martedì 10 settembre a Roma comincerà l’audizione delle parti e l’esame della documentazione sulla gestione della CNA di Benevento che non è affatto così rosea come invece è stato rappresentato nel comunicato del 6 settembre”.