Sindacati
Compensi Prusst ai dirigenti del comune di Benevento, la Uil presenta una denuncia agli organi competenti

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Dalle poche notizie disponibili risulta che negli ultimi 5 anni alcuni dipendenti del Comune di Benevento, quasi sempre gli stessi, avrebbero guadagnato qualcosa come 451mila euro.
Compensi sui quali la Uil di Benevento ha voluto vederci chiaro ed è per questo che ha presentato un esposto-denuncia alla procura regionale della Corte dei Conti per la Campania, all’ispettorato della funzione pubblica di Roma, all’ispettorato della Ragioneria generale dello Stato di Roma, alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza di Benevento.
“Nella riunione informale col sindacato del 7 giugno 2013, tenuta con il responsabile del procedimento, Francesco Terracciano– si legge in una nota – tutti i partecipanti hanno richiesto che venissero resi noti i risultati del Prusst Calidone (programmi di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio), dall’inizio delle attività a tutt’oggi, il numero di determinazioni adottate e le modalità di individuazione del personale del Comune di Benevento e di altri enti pubblici che, nel tempo, sono stati impegnati nelle attività.
Il segretario provinciale Uil, Fioravante Bosco ha inoltre richiesto che il responsabile del procedimento pubblicasse tutti i provvedimenti di incarico e di autorizzazione del personale, sensibilizzando le amministrazioni pubbliche ad adottare per le autorizzazioni le determinazioni dirigenziali affinché non si possa sfuggire alla pubblicazione sull’albo on line dei beneficiari dei compensi.
Da quel giorno nulla è più successo – precisa la sigla sindacale. Nessun documento ci è stato consegnato, né risulta essere stato aggiornato il sito istituzionale del Prusst Calidone con cifre guadagnate e autorizzazioni concesse. Peraltro, i compensi de quo sarebbero dovuti transitare per il contratto collettivo decentrato integrativo per i dipendenti del comune di Benevento, ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. k, del CCNL regioni-autonomie locali, che testualmente recita:
“Presso ciascun ente, a decorrere dal 1.1.1999, sono annualmente destinate alla attuazione della nuova classificazione del personale, fatto salvo quanto previsto nel comma 5, secondo la disciplina del CCNL del 31.3.1999, nonché a sostenere le iniziative rivolte a migliorare la produttività, l’efficienza e l’efficacia dei servizi, le seguenti risorse: k) le risorse che specifiche disposizioni di legge finalizzano alla incentivazione di prestazioni o di risultati del personale, da utilizzarsi secondo la disciplina dell’art. 17”.
Ma in esso non se ne ritrova traccia. A tal proposito va detto che proprio la corte dei conti della Campania ha sentenziato, più volte, che ciò costituisce danno erariale”.
La Uil chiede dunque che siano fatte le dovute indagini affinché – “i colpevoli di tale scempio possano pagare per il gravissimo danno arrecato alle casse del comune di Benevento e dello Stato (il finanziamento del Prusst è statale)”.
“Come per tutte le altre vicende interne al comune di Benevento – attacca Fioravante Bosco, – nemmeno su questa dei compensi Prusst, elargiti allegramente ad alcuni dipendenti, si è riusciti a far chiarezza.
Non c’è lo straccio di una carta pubblica, di un’autorizzazione seria a lavorare extra-compiti istituzionali o di una determinazione dirigenziale di erogazione dei compensi. Nemmeno in un pastificio privato ci si comporta così.
Il sindaco Pepe – conclude Bosco – dovrebbe affidare al nuovo segretario generale Uccelletti, funzionario neutro rispetto a questa vicenda, la responsabilità di effettuare un’indagine conoscitiva interna per poi notiziare il consiglio comunale e le organizzazioni sindacali. Se non lo fa significa che sta bene anche a lui questo modus operandi, assolutamente orrendo”.