CULTURA
Museo Arcos, il 26 luglio la presentazione della mostra su Angelo Casciello

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Venerdì 26 luglio 2013, alle 18,30, negli spazi di ARCOS – Museo di Arte Contemporanea del Sannio di Benevento, al Corso Garibaldi, n. 1, sarà presentata al pubblico la mostra “Angelo Casciello. Il tempio dei segni”, curata dal direttore artistico Ferdinando Creta.
L’esposizione, promossa dalla Provincia di Benevento, che conserva due opere del Casciello nel proprio patrimonio (una si trova al Museo Enogastronomico di Solopaca, l’altra nei Giardini della Rocca dei Rettori), è sostenuta da sponsor del territorio ormai sensibili alle sollecitazioni culturali del Museo Arcos.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo contenente un testo del direttore artistico, nonché un repertorio di immagini del fotografo Enrico Grieco, che raccontano l’intervento artistico realizzato proprio per il Museo ARCOS, più una bio-bibliografia.
La Mostra resterà aperta sino 15 novembre 2013, rispettando i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 9,00 alle 18,00; il sabato e la domenica dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00. Lunedì chiuso.
Angelo Casciello, nato a Scafati (Salerno) nel 1957, pittore e scultore, diplomatosi all’Istituto d’Arte di Torre del Greco, ha esordito nel mondo dell’arte nel 1977, ed ha ottenuto numerosi riconoscimenti ed ha tra l’altro più volte partecipato alla Biennale di Venezia.
Come ha scritto il direttore artistico della Mostra Creta, il pittore e scultore Casciello diventa interprete degli spazi espositivi: i sui segni, afferma Creta, si rincorrono sulle pareti bianche e raccontano la vivacità di uno sguardo che si misura con un luogo ben connotato, carico di simbologie, di ritualità e di miti che la storia, quella di un passato prossimo, ci ha consegnato. L’opera di uno dei più attenti e geniali interpreti della cultura campana e mediterranea, di un’artista che non ha mai rinunziato al reale ruolo di “intellettuale”, scrive ancora Ferdinando Creta, si fonda sempre su una attenzione forte all’essenza e all’anima di questa terra.
Benevento e gli spazi di Arcos in questa mostra sono il luogo immaginativo che Casciello traduce nell’essenzialità di un tracciato narrativo che affonda ancora e con coerenza nelle radici di una terra ricca di suggestioni e di mistero: è il punto dal quale, un tempo e ancora oggi, “il popolo” guarda e immagina la storia con i suoi uomini, con i suoi morti, con le sue streghe e le sue madonne. Il tempio dei segni in Arcos diventa un ulteriore momento all’interno di un progetto di attenzione all’arte contemporanea, avvertita come essenza pulsante ed attiva del nostro tempo e, quindi, da vivere, promuovere e sostenere: Arcos luogo vivo, spazio dell’oggi, un luogo dove il segno dell’arte trova piena ospitalità.