CULTURA
L’architettura incontra l’arte dei gioielli. A Palazzo Paolo V inaugurata la mostra “Non chiamatelo Design”
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Gioielli che travalicano il mero concetto estetico per approdare in una nuova dimensione artistica. Accade a Benevento grazie alla mostra “Non chiamatelo Design! La Microsemantica di Elviro Di Meo e Antonio Rossetti”, inaugurata nel pomeriggio a Palazzo Paolo V.
L’esposizione è promossa dal Comune del capoluogo in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Benevento.
Architravi, pilastri, cupole e progetti, nella mente dei due autori diventano orecchini, spille, bracciali e anelli. Simboli di un’architettura dell’essere che scavalca il progetto e diventa realtà.
“I gioielli che sono presenti in mostra sono delle micro architetture – ha spiegato uno dei due autori l’architetto, Elviro Di Meo – delle deframmentazioni che prendono spunto dalle progettazioni in grande scala”.
In mostra con il rispettivo gioiello anche il bozzetto da cui l’opera ha preso vita. Schizzi a mano che raccontano di una passione per il disegno, ma che svelano anche una sottile critica all’invasione totalizzante della tecnologia nell’ambito della creazione artistica e progettuale.
I gioielli realizzati con i materiali più diversi: si spazia dal rame, al bronzo fino alla plastica, abbattono anche il concetto di valore. “L’importanza non va ricercata – ha commentato Luigi D’Oro, curatore della mostra – nella componente materica dell’oggetto, ma nell’idea e nella logica progettuale”.
“I lavori di Di Meo e Rossetti rappresentano un continuo dialogo tra l’architettura in grande scala e la sua rielaborazione, decontestualizzata che genera design contemporaneo”, ha sottolineato Enzo Dei Giudici, presidente della commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti di Benevento. Un modo, dunque, per presentare i contenuti dell’architettura in maniera originale e innovativa.
A fare gli onori di casa l’assessore comunale alla Cultura, Raffaele Del Vecchio che nel corso dell’inaugurazione ha voluto ribadire la vicinanza di intenti tra Palazzo Mosti e l’Ordine degli Architetti nella promozione del patrimonio culturale cittadino.